Avellino. All’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” sono stati eseguiti i primi due interventi in Italia di esclusione percutanea di pseudoaneurisma dell’aorta ascendente tramite impianto di sistemi di occlusione autoespandibili. L’équipe del Laboratorio di Emodinamica e Cardiologia Interventistica, diretta da Rosario Sauro e composta dai dirigenti medici Emilio Di Lorenzo, Giannignazio Carbone e Michele Capasso, coadiuvata per l’occasione dal Prof. Luigi Inglese, Direttore del Dipartimento Cardiologico del Policlinico San Donato Milanese, ha  provveduto all’esecuzione, con successo, di due interventi di riparazione percutanea di grossi pseudoaneurismi dell’aorta ascendente. Gli interventi segnano  l’inizio di una nuova sfida che, insieme alle altre già affrontate, dà lustro all’Azienda “Moscati”, diretta da Giuseppe Rosato, e alla sanità pubblica campana in genere.

Fino ad oggi, la riparazione di tali pseudoaneusimi poteva essere effettuata  solo tramite intervento chirurgico tradizionale in anestesia generale e circolazione extracorporea con un alto grado di rischio per il paziente.

"La peculiarità degli interventi eseguiti all’Azienda “Moscati”, sottolinea il dottore, Sauro, risiede nel fatto che le procedure sono state effettuate tramite un piccolo catetere introdotto in arteria femorale, in anestesia locale, con rilascio di protesi che hanno chiuso la breccia dello pseudoaneurisma, scongiurando il mortale rischio di rottura". Questi nuovi dispositivi, solitamente utilizzati per la chiusura dei difetti interatriali (congeniti), oggi hanno trovato una ulteriore nuova applicazione nell’area della cardiologia interventistica, quella in cui sarà possibile effettuare interventi risolutivi delle cardiopatie strutturali con approcci mininvasivi.

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