Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino in occasione della movida del fine settimana, sempre con particolare riguardo alle zone più delicate dal punto di vista del disagio giovanile, sono scattati due arresti, quattro denunce in stato di libertà, nonché una proposta di foglio di via obbligatorio nel corso dei molteplici servizi e posti di controllo predisposti lungo le principali arterie stradali. Nel corso del fine settimana è stata altresì eseguita un’ordinanza con sottoposizione agli arresti domiciliari di un giovane residente nella Valle Caudina ritenuto responsabile responsabile della violazione delle prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria ed è stato arrestato a Roccabascerana un pregiudicato di Pannarano ritenuto responsabile di violenza, resistenza e lesioni a P.U. nonché di possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. Partendo dal capoluogo irpino, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno denunciato in stato di libertà un 50enne di Avellino sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata che durante un controllo non è stato trovato all’interno dell’abitazione così come a lui imposto. Dal comunicato dell'Arma. A San Martino Valle Caudina un 27enne pregiudicato è stato denunciato perchè ritenuto responsabile di inosservanza di un provvedimento dato dall’Autorità Giudiziaria, in quanto ometteva di presentarsi presso la locale Stazione Carabinieri, come a lui imposto. Tuttavia questa non era la prima inosservanza ai provvedimenti dell’A.G. da parte del giovane che, continua il comunicato, è stato tratto in arresto dai Carabinieri della Stazione di San Martino Valle Caudina, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare con sottoposizione alla detenzione domiciliare emessa dal Tribunale di Napoli. I Carabinieri della Stazione di Solofra, invece, hanno denunciato in stato di libertà un 23enne del posto ritenuto responsabile di aver portato in luogo pubblico senza un giustificato motivo un coltello a serramanico utilizzabile per l’offesa alla persona. A Serino i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato in stato di libertà 68enne del posto ritenuto responsabile di detenzione di arma abusiva giacché sorpreso in possesso di un fucile che non risultava essere mai stato denunciato. Sempre i Carabinieri della Stazione di Serino, nell’ambito dei servizi preventivi per contrastare reati contro il patrimonio, hanno proposto per l’emissione del foglio di via obbligatorio, un 40enne pluripregiudicato di Napoli che si aggirava con fare ritenuto sospetto nei pressi di alcune vie del centro nonché vicino all’Ufficio Postale del Comune di San Michele di Serino senza fornire un giustificato motivo per la sua presenza in quel luogo. I Carabinieri della Stazione di Roccabascerana hanno tratto in arresto un 35enne pregiudicato che, dopo essere stato segnalato a bordo di un ciclomotore senza targa nei pressi di una abitazione ove era scattato l’allarme, veniva intercettato da una pattuglia dei Carabinieri di Roccabascerana che intimava l’alt all’uomo. Quest’ultimo, tuttavia, alla vista dei militari ometteva di fermarsi dandosi alla fuga. Immediatamente veniva inseguito con sirene e lampeggianti attivati dalla pattuglia che, solo dopo circa 15 minuti di inseguimento per varie vie del paese, riusciva a bloccarlo, quando l'uomo perdeva il controllo del mezzo rovinando a terra. Nonostante ciò, il comunicato dell'Arma va a concludere, tentava la fuga a piedi ma veniva bloccato e immobilizzato dai militari, seppur con difficoltà in quanto cercava di divincolarsi scalciando e spintonando con violenza i Carabinieri. Durante la successiva perquisizione personale e veicolare veniva trovato in possesso di vari arnesi atti allo scasso che venivano sottoposti a sequestro. L’uomo è stato pertanto tratto in arresto perché ritenuto responsabile dei reati di violenza, resistenza e lesioni a P.U., nonché di possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale di Avellino in attesa di giudizio con rito direttissimo che si è tenuto la mattina successiva ed ha visto la condanna dell’uomo.

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