Avellino. Giuseppe Galasso, l'ex Sindaco della Città capoluogo, dopo un periodo di "silenzio" torna sulla scena e lo fa intervenendo sulla condizione finanziaria dell'Ente Comune di Avellino:

"Qualche giorno fa ho letto su internet i nomi dei Comuni posti sotto osservazione dalla Corte dei Conti ed ho avuto conferma che quello di Avellino non è nell’elenco, così come avvenuto, sempre, nei quasi nove anni dell’Amministrazione da me guidata. Tutto ciò stride molto con quanto leggo di recente, sui giornali locali, circa il rischio di predissesto o di dissesto del Comune di Avellino, considerato che, solo pochi mesi or sono, il Commissario Prefetto, dottoressa Guercio, ed il Dirigente alle finanze lo avevano escluso con dettagliata relazione. Del resto, è noto a tutti che i debiti derivano dai tanti contenziosi che sono arrivati a sentenza dopo venti-trenta anni di cause; il caso ha voluto che molte di queste venissero a conclusione durante il mio mandato. Non sfuggono, in particolare, i debiti derivanti dai contenziosi per il Mercatone e per Palazzo Sandulli. Per il primo, l’Amministrazione ha già pagato una delle tre rate ed è prossima all’erogazione della successiva; per il secondo, siamo al primo grado di giudizio e non esiste alcun atto ingiuntivo. Altri contenziosi sono ancora in corso. E’ innegabile che tutte le Amministrazioni, di grandi, medie e piccole realtà, attraversano un momento di notevole sofferenza economica, ma, c’è da dire, che quelle che hanno optato per il predissesto si sono poi ampiamente pentite per la mancanza di benefici. Infatti, la norma impone l’aumento, al massimo, di tutte le tasse ai cittadini, la perdita del posto di lavoro dei co.co.co. e dei lavoratori a tempo determinato, la privatizzazione delle partecipate (ACS, TEATRO), la svendita degli immobili, l’impossibilità a contrarre mutui, ad assumere personale, anche con mobilità, e ad erogare servizi a domanda individuale (mense, asili nidi, trasporto scolastico).

Ma perché non cercare di risolvere i problemi così come avviato dalla mia Amministrazione?

Il Comune di Avellino ha ricevuto, di recente, liquidità per circa dieci milioni di euro, per un mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti, cosa consentita dal Governo a tutte le amministrazioni in modo proporzionato alle necessità, il che permette di pagare i fornitori. Inoltre, nel mese di novembre arriveranno altri fondi (più di tre milioni di euro) da trasferimenti erariali, e, per fine anno, si prevedono l’incasso di di circa dieci milioni di euro, dalla TARES, e un congruo avanzo di gestione. Non dimentichiamo, poi, i crediti che il Comune vanta nei confronti della Regione (come i circa due milioni e quattrocentomila euro per gli LSU) e nei confronti dell’ATO, nonché la riscossione degli oneri di urbanizzazione, la vendita dei beni, in particolare delle quote edificatorie della NI01 e di aree edificabili come quella di Piazza Kennedy, dove ancora stazionano gli autobus, la vendita del patrimonio degli appartamenti, la lotta all’evasione già avviata e poi interrotta.

Un’Amministrazione deve affrontare le difficoltà trovando soluzioni senza gravare sui cittadini, soprattutto in un periodo di recessione economica.

Negli anni della mia gestione siamo andati avanti nonostante i debiti ereditati, i tagli del Governo ed il rispetto del patto di stabilità, realizzando tanto. Ma di questo ci sarà tempo per parlarne.

Mi sorge il dubbio che tutto ciò sia motivato dal voler portare avanti, anche in modo lesivo, il principio della discontinuità, rispetto al passato e al trapassato, decidendo di fare tutto il contrario dell’amministrazione Galasso. Mi auguro, per il bene di Avellino, che il programma amministrativo sia ben altro".

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