Avellino. "Mi ha molto colpito che la reazione della maggioranza e del Partito Democratico alla relazione del Sindaco Foti sia stata di grande ed entusiastico sostegno. Dal partito che ha governato la città in questi anni, e da molti dei protagonisti di quelle stagioni politiche, che oggi fanno parte della maggioranza, mi sarei aspettato almeno un pò di imbarazzo". E' la considerazione di carattere politico del Coordinatore cittadino di SEL, Roberto Montefusco. Evidentemente non siamo di fronte a quell'operazione di chiarezza e identificazione di responsabilità politiche che serviva alla città. Nella logica del “tutti vittime, tutti carnefici”, del “tutti colpevoli, nessun colpevole” in realtà si nasconde una assoluzione di fatto. Come se il malgoverno della città, continua l'analisi politica del numero cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, (Si è tenuta una "due giorni" di Consiglio Comunale, Lunedì e Martedì) le criticità pesanti della macchina amministrativa indicate dal Sindaco, non avessero nomi e cognomi, e soggetti politici, che ne sono responsabili. Tanti di quelli che oggi hanno applaudito Foti sono tra gli artefici dei disastri del passato. E difficilmente chi ha distrutto può candidarsi a ricostruire, e a rappresentare il cambiamento. L'analisi politica che continua Attraverso il comunicato. Infine, quando si fa un bilancio di una stagione trentennale, come quella politico-amministrativa della città dal post-sisma ad oggi, bisognerebbe avere l'attenzione di distinguere e descrivere bene le fasi, senza sparare nel mucchio. In questi trent'anni Avellino ha conosciuto anche l'esperienza del Sindaco Antonio Di Nunno, che pur tra contraddizioni e difficoltà, ha rappresentato l'unico tentativo di cambiamento della città, e di costruzione di una classe dirigente nuova, che immaginasse e costruisse il futuro di Avellino. Equiparare quella stagione ad altre, ben meno decorose, è un atto ingeneroso, che non aiuta a ricostruire chiarezza e verità".

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