La CGIL di Avellino, unitamente alla Flai CGIL di Avellino sull’azione di ieri pomeriggio nei confronti dei lavoratori della Comunità Montana Irno – Solofana, che sono stati fermati dalla Polizia e condotti in questura e rilasciati solo dopo l’intervento dei vertici della CGIL nazionale presso il Ministero dell’interno. Contro i lavoratori che manifestano pacificamente nei pressi di Palazzo Santa Lucia per chiedere il pagamento di 19 mesi di spettanze arretrate è stata messa in atto, viene ritenuto, un'azione che non tiene contro del disagio che stanno vivendo i lavoratori. Dal comunicato del Sindacato irpino. “Si tratta di una decisione inaccettabile, dice il segretario provinciale della CGIL di Avellino Vincenzo Petruzziello. Rispetto a tali decisioni si corre il pericolo di allontanare dal sindacato i lavoratori e dare invece spazio a movimenti di lotta spontanei e meno controllabili che possono davvero mettere a rischio la tenuta democratica. Quanto ritenuto attraverso il comunicato. Non dimentichiamo che questi lavoratori oltre ad attendere da oltre un anno e mezzo gli stipendi arretrati ed oltre a presidiare da giorni la regione senza ottenere audizione, hanno già dovuto subire la drammatica esperienza di un loro collega suicidatosi. Il Segretario della CGIL "chiude" esprimendo la non condivisione della scelta fatta dai vertici della Questura e dell’atteggiamento della Regione Campania, del Presidente Caldoro e dell’Assessore all’Agricoltura, Nugnes, che continuano ad avere una posizione di non collaborazione e di indisponibilità, l'analisi politica, che va  concludere, nei confronti dei lavoratori e delle sigle sindacali, da sempre disposte alla trattativa”.

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