Avellino. Il Decreto Legge n.91 del 24 giugno 2014 del Ministero delle politiche agricole a firma del Ministro Martina fa cantare vittoria alle associazioni di categoria agricoltura alle associazioni castanicoltori della provincia di Avellino nonché al PD provinciale di Avellino. Dopo l’incontro promosso dalla Presidente provinciale del PD Roberta Santaniello insieme alle associazioni di castanicoltori di Quindici e Moschiano, di Volutrara, di Montella, di Serino, di Bagnoli Irpino, presso il Ministero delle Politiche agricole  nelle scorso febbraio si chiedeva non solo un aiuto per la risoluzione del problema castanicolo del cinipide ma anche di risolvere la problematica della bruciatura dei rifiuti da sfalci, potature e ripuliture agricole. “Finalmente, dopo svariate sollecitazioni al Ministero dell’agricoltura, grazie anche alla sensibilità del Ministro Martina oggi si risolve una problematica per gli agricoltori e per la nostra provincia. La Legge sulla combustione controllata in loco del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture agricole è oggi una realtà. Dopo l’incontro tenuto nel mese di febbraio al ministero delle Politiche Agricole insieme alle associazioni di castanicoltori della provincia di Avellino, dal Vallo Lauro a Montella, e alla associazioni di categoria, il ministro Martina ha ritenuto di regolamentare le bruciature in loco inserendo nel codice ambientale una indicazione di non applicazione delle sanzioni connesse alla gestione dei rifiuti  o quelle relative ai rifiuti abbandonati introdotti dal decreto Legge dei Fuochi. Roberta Santaniello, presidente provinciale del PD. Questa differenziazione dovuta agli agricoltori oggi è realtà anche grazie all’interessamento delle associazioni di categoria e dei loro rappresentanti in loco. Questa “concessione” però non deve far immaginare che si possa bruciare qualsiasi cosa, ma è partendo da questo punto che sarà necessario che gli organi di controllo tra cui la stessa Forestale sia comunque attenta a verificare che non si abbiano roghi di altra natura. Mi appello alla sensibilità degli amministratori e dei cittadini affinchè resti comunque in campo il senso civico di difesa e salvaguardia del territorio. Ecco che allora bruciare gli sfalci da potatura non potrà equivalere a bruciare rifiuti di ogni genere. Resta infatti per noi aperta la battaglia per ottenere la bonifica delle aree limitrofe al nostro territorio. Ora invito tutti gli amministratori locali ad adottare quanto prima tale regolamento in modo da vviare le procedure necessarie“.

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