Avellino. "Al peggio non vi è mai limite! La "allegra brigata" di De Blasio ne ha fatta un’altra delle sue: la Commissione di Garanzia ha respinto il ricorso presentato dalle minoranze, peraltro anche con la mia firma, che chiedeva di verificare la correttezza delle procedure della formazione della lista del PD alla Provincia". Lucio Fierro, firmatario del ricorso alla Garanzia sulla legittimità delle liste alla Ente di piazza Libertà ad Avellino. Un'analisi politica ai confini del sarcasmo che l'esponente PD fa sulle ultime vicende "provinciali" con il "caso" Festa incluso. "Invece di pronunziarsi sul merito e motivare, attraverso la esibizione degli atti che avessero potuto dimostrare che la lista non era la "nota del ristorante" compilata da De Blasio ed i suoi amici in dispregio, quanto ritenuto da Fierro analizzado politicamente la cronologia che ha portato alla composizione della lista, di ogni elementare regola statutaria, hanno invocato un “difetto di notifica”…Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere, e a crepapelle. Un altro giudizio su quella lista, in fondo non serviva dal momento che quello vero su di essa e su chi l’ha voluta è consegnato agli archivi dal risultato elettorale che ha riportato. De Blasio non ha neppure capito che in politica si può anche perdonare il maramaldeggiare, in una logica nella quale alla fin fine contano i voti portati a casa. Se non fosse stato capace di perderne per strada quasi una metà, avrebbe potuto persino invocare che “il fine giustifica i mezzi”; l'analisi politica; Così, invece, ha slabbrato ogni norma di convivenza civile dentro il partito per ricavarne solo una caterva di bastonate ed il voto della Garanzia altro non è che sale sulle sue ferite difficili da rimarginare. Gli auguro per non vederlo tornare esule ed eremita in una delle celle buie del carcere di Montefusco, che questo sia l’ultimo “requiem” di un lungo rosario che non ha conosce “gloria”. Non vorrei che quelle dimissioni dovute per le sue sconfitte elettorali e mai date neppure per finta, dovesse rassegnarle, per lo scorno, va a chiudere l'analisi politica, a seguito che la espulsione di Festa, da lui fortissimamente voluta, dovesse ingoiarsela, come sembra di capire a giudicare dai rumors che vengono da Firenze. De Blasio è sfortunato; e quando non si è capaci di volgere la fortuna verso di sé, si rischia di prenderlo a quel servizio anche se sai sta seduti".

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