Avellino. “In primavera i cittadini avellinesi potranno dare il loro contributo per la ristrutturazione della scuola superiore di primo grado ‘Solimena’ destinando il proprio 8x1000 per l’edilizia scolastica” – così gli attivisti del Meet up Amici di “Beppe Grillo” di Avellino, che esprimono grande soddisfazione per l’invio della richiesta da parte dell’amministrazione comunale di accesso al fondo.
“Fondo – ricorda il gruppo locale – istituito grazie ad un emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle nella legge di stabilità 2014 che ha modificato la normativa vigente dando la possibilità ai cittadini di destinare il loro 8x1000 sull’IRPEF, oltre che per interventi straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali, anche per la ristrutturazione, il miglioramento, la messa in sicurezza, l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica”.
“Ad inizio mese – continuano gli attivisti – abbiamo protocollato un’istanza a Palazzo di Città per sollecitare l’amministrazione comunale a fare richiesta di accesso al fondo entro il termine di scadenza, cioè il 15 dicembre. In due settimane abbiamo fatto fiato sul collo perché si trattava di un’occasione da non perdere. La sicurezza delle scuole deve essere una priorità per chi gestisce la cosa pubblica e ha la responsabilità di rendere migliore la qualità della vita degli alunni, degli insegnanti e degli operatori del settore”.
“Ieri l’assessore ai Lavori pubblici, Costantino Preziosi, ci ha comunicato che il Comune ha inoltrato istanza per un intervento di ristrutturazione e manutenzione generale della scuola secondaria di primo grado ‘Solimena’ per un ammontare pari a circa 300mila euro. Abbiamo chiesto, quindi, che venga avviata un’adeguata campagna di informazione poiché i cittadini avellinesi devono essere messi al corrente della possibilità di destinare il proprio 8x1000 per l’edilizia scolastica e, quindi, per il restyling di un Istituto importante quanto storico della propria città magari frequentato dai propri figli o nipoti” – proseguono gli attivisti che concludono: “Non possiamo che dirci molto soddisfatti di questo iter, breve e fruttuoso, esempio di come cittadini attivi ed informati possano incidere positivamente sulla gestione della cosa pubblica indirizzando gli amministratori ad effettuare scelte nell’interesse del bene comune”.

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