Avellino. Il Personale del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Avellino ha dato esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo emesso dal G. I.P . presso il Tribunale di Avellino, finalizzato alla confisca di beni e disponibilità finanziarie per un valore totale di 2 milioni di euro a carico di 3 cooperative edilizie del capoluogo e di 4 persone fisiche (amministratori e progettisti incaricati della realizzazione di immobili di tipo economico e popolare, destinati a civile abitazione). L’ipotesi di reato, dal comunicato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, “trasmesso “ dalla Guardia di Finanza, è quella di concorso in truffa aggravata in danno dello Stato. E’ stata altresì contestata la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche ex d. 1.2v. 231/2001.  Viene contestato,  l’aver gestito, con artifici e raggiri, dietro l’apparente veste giuridica di cooperativa, vere e proprie imprese commerciali edili, che avrebbero indotto, in tal modo, in errore la Regione Campania che, sulla base, della fittizia natura mutualistica delle stesse, indebitamente ha concesso erogazioni pubbliche destinate a finanziare le opere in questione. In effetti, la particolare veste giuridica di cooperativa consente di acquisire  particolari benefici nella realizzazione di alloggi mediante la concessione di apposite aree destinate all’edilizia agevolata. Nel caso in esame, invece, le investigazioni porterebbero a contestare che le persone fisiche coinvolte, avrebbero fatto venire meno la veste mutualistica dello strumento cooperativistico e avrebbero utilizzato le particolari agevolazioni di Legge ai fini esclusivi di lucro personale anche in  danno delle imprese edili operanti sul mercato locale, è il quadro delle ipotesi investigative a continuare. Nel corso delle indagini è stato, tra l’altro, sollecitato l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico per l’esecuzione di specifica attività amministrativa, che ha portato al commissariamento di entrambe le società cooperative in conseguenza della pluralità di irregolarità contestate. Le cooperative avrebbero acquisito in maniera indebita contributi regionali per un importo pari a oltre 1.984.500,00 euro. Il provvedimento cautelare di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca “per equivalente” ha avuto ad oggetto: 9 appartamenti, di cui 2 pre-assegnati a soggetti che sarebbero, nella ipotesi investigativa, dei “prestanome” degli indagati; la somma liquida pari a circa 267.000,00 euro, rinvenuta sui conti correnti intestati allle cooperative e agli indagati.

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