Sergio Mattarella è il nuovo Capo dello Stato, il 12°. Il Parlamento in seduta comune con i "delegati" regionali lo ha eletto ieri con ampia maggioranza, alla quarta votazione; 665 volte il suo nome nell'urna, il che vuol dire quasi i 2/3 dell'Assemblea (1005), un "risultato" inimmaginabile sino a qualche ora prima visto che qualche forza politica dichiarava "altra inclinazione" e qualcuno temeva o sperava tentativi di "impallinamento" al Premier Matteo Renzi, che esce quale "vincitore" insieme alla sinistra del suo partito, il PD ricompattato, almeno in questa fase. Renzi (Presidente del Consiglio dei Ministri  e Segretario del Partito Democratico), ci ha messo la faccia e ha "firmato" questa elezione presidenziale, individuando un uomo di spessore, dal carattere non esuberante (che come qualcuno sostiene non farà "ombra" politica all'inquilino di palazzo Chigi) e dal "curriculum" che non poteva che soddisfare o comunque accontentare le anime politiche del centrosinistra "conquistando" anche i voti di SEL, opposizione al Governo. Diverse sono le forze che escono "sconfitte" da questa partita politiche che comunque porterà o dovrebbe portare a delle rimodulazioni di assetti relativi alla Maggioranza di Governo e quella per le Riforme Istituzionali. Che fine farà il cosidetto "Patto del Nazareno", ossia il dialogo FI-PD sulle Riforme Istituzionale lo si vedrà ma al momento sembra che le elezioni anticipate non "convengano" a nessuno. Questa elezione archivia o fa passare, almeno per il momento in secondo piano la non bella pagina politica che portò nell’Aprile 2013 (la 17^ Legislatura determinata dal voto del 24/25 Febbraio 2013 dove ci fu il PD che “arrivò primo ma non vinse” “parafrasando” il Segretario di allora, Pierluigi Bersani, con alla Camera dei Deputati, la prevalenza dei Deputai-Cittadini del Movimento 5 Stelle) alla rielezione di Giorgio Napolitano al vertice delle Istituzioni repubblicane perché non si riusciva a trovare un accordo sul successore, con la famosa “storia del tradimento dei 101” all’interno del Partito Democratico con le “bocciature” di Franco marini e Romano Prodi. Ma chi è Sergio Mattarella? Nato a Palermo il 23 Luglio 1941, laureato in Giurisprudenza a La Sapienza di Roma, viene da una tradizione politica democristiana. Il padre è stato esponente di spicco dello “scudo crociato” con ruolo di Ministro della Repubblica e il fratello martire della Mafia, ucciso nel 1980 quando era presidente della Regione Sicilia. Sergio ha cominciato il suo cammino politico-istituzionale, sostanzialmente, in quegli anni. Eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nel 1983, con La Democrazia Cristiana appunto, area più a sinistra, è stato Ministro nei Governi guidati da Giovanni Goria, Ciriaco De Mita, Giulio Andreotti. Vice-Premier nel primo Governo di Massimo D’Alema (primo di questo spazio politico ad andare a palazzo Chigi) e Ministro della Difesa nel secondo Esecutivo dell’ex leader PCI e del Governo con primo Ministro, Giuliano Amato. Di lui si ricorda, tra l’altro: Nel 1990 si dimise da Ministro del Governo Andreotti quando questi pose la fiducia sulla “Legge Mammì” che riguardava il sistema radiotelevisivo in quando veniva politicamente analizzata come legittimatrice della “forza” imprenditoriale nel settore da parte di Berlusconi. Sergio Mattarella è stato il relatore della Legge di riforma elettorale che introduceva una forte inclinazione maggioritaria, Legge “ribattezzata” il “Mattarellum”. Esponente di spicco della DC del Partito popolare italiano, a seguito della “deflagrazione” del partito, della Margherita e quindi del PD è stato “chiamato” al ruolo di garante delle Istituzioni, Presidente della Repubblica nel mentre siede a Palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale. Un uomo "tranquillo" e proprio per questo potrà essere un Presidente che farà risaltare la Figura del Presidente della Repubblica che ha una "diversa possibilità di interpretazione", il tracciato disegnato nella Carta Costituzionale è più "elestico" di quanto di immagina. Il "settennato" di Sergio Mattarella inizierà con il Giuramento di Martesì 3 Febbraio.

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