Da alcuni anni lo Stato ha di fatto dichiarato, attraverso le massime espressioni politiche (ministri della Giustizia, Parlamento, Presidente della Repubblica, Consulta, etc.), lo stato di guerra contro l’Avvocatura, ritenuta l’unica colpevole delle gravi disfunzioni della giustizia. Gli Avvocati e le associazioni hanno provato a reagire con metodi civili e democratici senza ottenere alcun risultato. E’, pertanto, giunta l’ora di reagire agli spessi muri di gomma elevati dalle istituzioni per far ritirare tutti i provvedimenti ingiusti e dissennati adottati contro il futuro degli Avvocati (revisione geografia giudiziaria in violazione del principio di prossimità e con la compressione delle economie locali, iscrizione obbligatoria alla cassa forense coeva alla iscrizione all’albo, permanenza dell’iscrizione all’albo legata a parametri reddituali, distorsione delle difese di ufficio, distorsione del patrocinio per i non abbienti,  mediazione obbligatoria, negoziazione assistita, incremento esponenziale ed insostenibile dei contributi per accedere alla giustizia,  compressione dei diritti di difesa, liquidazioni giudiziali da straccioni,  arbitrato, conseguimento del titolo di specialista previa la frequentazione di corsi a pagamento, obbligo di formazione permanente, obbligo di continuità ed effettività dell’esercizio professionale, processo telematico a pagamento, etc.); l'analisi nel comunicato "trasmesso" dall'Avvocato irpino Maria Carmela Picariello. L’Avvocatura non si riconosce più in questa politica dannosa ed incompetente e per reagire con fermezza allo stato di guerra, a difesa del futuro dei giovani avvocati e di quelli “medio bassi”, ovvero titolari di piccoli studi di “artigianato del diritto”,  il giorno 31 gennaio 2015 in Roma, con l’intervento della Senatrice On. Adele Gambaro,  è stata costituita una nuova Associazione Forense Nazionale, denominata “IN DIFESA DELL’AVVOCATURA MEDIO-BASSA”, in sigla A.M.B. che già conta più di undicimila iscritti su tutto il territorio nazionale.

Presidente Nazionale dell’Associazione è l’irpino Avvocato Fulvio Pironti, del Foro di Ariano Irpino; Vicepresidente l’Avvocato Pasqualina Ortu, del Foro di Nuoro, Membro del Direttivo Nazionale è l’avellinese Avvocato Maria Carmela (Carmen) Picariello.

"L’associazione si propone 1) il salvataggio dell’Avvocatura medio-bassa mediante proposizione di disegni di legge, anche di iniziativa popolare, interpellanze, interrogazioni, etc. presso tutti gli organismi parlamentari e ministeriali; 2) un sistema previdenziale ed assistenziale forense adeguato, equo e sostenibile mediante l’individuazione di soluzioni rivolte soprattutto alle esigenze dei giovani avvocati e degli avvocati portatori di redditi bassi e medio-bassi; 3) l’avvio di ogni procedimento giudiziario utile a favorire gli interessi dell’avvocatura medio-bassa in ogni suo aspetto; 4) l’elaborazione e/o promozione di un ordinamento forense immune da ogni declinazione censuaria e da ogni parametrazione economico-reddituale ai fini dell’esercizio della professione; 5) la tutela ed ampliamento dell’alveo delle competenze forensi; 6) l’individuazione di regolamenti che garantiscano la trasparenza ed effettiva turnazione nell’affidamento degli incarichi ad avvocati da parte di enti pubblici; 7) la promozione di politiche che consentano all’avvocatura medio-bassa di riappropriarsi del proprio ruolo naturale di avanguardia delle professioni intellettuali, del proprio ruolo socio-economico e di orientamento etico e del proprio ruolo essenziale di difensore dei diritti, in ogni situazione sociale in cui gli stessi siano stati violati; 8) la promozione della partecipazione degli avvocati alle attività delle istituzioni forensi ed alla politica forense; 9) la difesa della libertà e dell’indipendenza dell’Avvocatura e del suo ruolo indiscutibile, al pari della Magistratura, di soggetto istituzionalmente e costituzionalmente rilevante e imprescindibile nella difesa dei diritti dell’uomo e nell’attuazione del potere giurisdizionale dello Stato, coerentemente con l’inviolabilità della difesa tecnica, sancita dall’art. 24 della Carta Costituzionale; 10) la valorizzazione e proiezione in chiave avveniristica degli insegnamenti dei grandi giuristi del passato che hanno costruito e reso prestigioso il sistema giuridico e giudiziario italiano.

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