"Un essenziale percorso interiore finalizzato alla ricerca del sé e del senso della vita, caratterizza la raccolta di poesie ”Vivere balenando in burrasca”, di Gennaro Iannarone. La distanza dal luogo d'origine, la perdita degli affetti, la solitudine, la speranza, sono gli elementi su cui fonda la sua particolare relazione con la verità. Le sue liriche esprimono la realtà e la verità degli eventi e dei sentimenti e testimoniano tutta la storia della sua dolorosa condizione, già dalla sua nascita: “Apparve di necessità, mi dicevi,/ padre, che fossi tirato fuori a pezzi/ senza pietà, quando ti oscillò sul capo/ il pesante pendolo di due vite in bilico”. Un discorso poetico-narrativo che rappresenta una biografia in versi e che affida alla poesia il compito di esternare i suoi profondi sentimenti, l'unica espressione capace di fermare, per così dire, lo sfuggire del tempo. Nella sua raccolta, spiega nella sua "recensione" Annamaria Picillo,  l'autore mette allo scoperto il suo mondo personale e familiare molto travagliato, manifestando tutta la profondità della sua esistenza e delle sue forti emozioni. E colpisce come, in ogni pagina, risuonano quelle vibrazioni dell'animo che difficilmente possono non essere percepite nella loro originalità.   Nelle liriche il passato è vissuto come presente perché incarnato nel tessuto vitale che di esso si è nutrito, tante le note nostalgiche che rievocano la casa natia e che, per forza di cose, non sente più le stesse: “Se mi trovi sulle antiche pietre del borgo natio/ portami presto via, dovunque ti piaccia andare/. Non lasciare che resti in questo luogo straniero,/ ove non sento più corrispondenza con alcuno”. Ed ora, proprio da quel passato così doloroso, ne scaturisce una meditazione pacata che tra descrizioni e riflessioni distende e alimenta tanta vera umanità  che si contraddistingue dall'alta capacità introspettiva e dalla semplicità della sua forma espressiva e stilistica. C'è  una  percezione della vita che stupisce, un mondo onnicomprensivo in cui sentimenti e risentimenti si rapprendono e si espandono, in cui tutti vengono accettati, contenuti, riassorbiti. Emozioni che sono incise nell'anima, dove i versi, pieni di rimandi antichi, sono in sintonia con quanto sa esprimere. L'autore, artista poliedrico, spazia liberamente dalla pittura alla poesia esprimendo mondi sensibili, anche la relazione tra la musica e il mondo degli affetti e delle emozioni ricorda la dinamica dei sentimenti. Tutto è il risultato del suo destino, ed è questo suo approccio poetico la prova che ci porta a credere che tutte le situazioni da lui vissute siano state assimilate con grande senso razionale: “Forse è meglio che s'illuda di risorgere/ con un viaggio nelle strade dell'anima/ sono tante per cercare  ciò c'he morale/ per ritrovare  dov'è amore,/ e dominare il nuovo che cresce dentro e lo travaglia”. Ed è alla speranza che affida la sua vita per reagire alla quotidianità, tanto che quando si ripresenta una nuova dimensione nella sua vita, è all'amore per Anna, molto più giovane di lui, che affida il compito di guidarlo, è con lei che riacquista l'energia e la vitalità di cui ha bisogno per continuare a sperare nel rapporto di tutte le sue passioni presenti nella sua vita affettiva. E' l'Amore che risveglia in lui la voglia di ricominciare, che, va a chiudere il comunicato, riproduce e ricorda la dinamica dei suoi sentimenti: “Il pensiero di te è ancora sospeso/ come la promessa di un bacio/. Se mi rileggo, sento che, forse, quando l'ho scritta già dormivo/, e i versi mi son giunti che sognavo.”  Versi che riecheggiano le tristezze e le passioni dei ricordi ma che si fondono in un unico sentimento nel quale  poter sempre attingere". 

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