Avellino. Continua il binomio tra Teatro Gesualdo e l’arte con l’evento “Arte in Scena”, voluto dal Presidente Luca Cipriano con la collaborazione dello storico dell’arte Alberto Iandoli, che da anni implementa la già ricca stagione teatrale. Dal 25 aprile, al 15 maggio, il foyer del Massimo avellinese, ospiterà la mostra, dal titolo “Opere Incise”, di giovani incisori (con "nuova foto" e "correzione" da ulteriore nota) . La mostra sarà inaugurata sabato 25 aprile alle ore 17,30 nel Foyer del Teatro di Avellino e rientrante nel Progetto “Arte in Scena 2015”. Al vernissage interverranno, il Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, Paolo Ricci e alcuni dei giovani artisti. In esposizione le opere di: ANDREA MATARAZZO - MARIA TIROTTA - SABINA MARESCA - ANGELO PISANO -GIACOMO MARGUGLIO - VIOLANTE VARRIALE - ANGELA PASSANNANTI -MARCO TAMMARO - FRANCESCO SAVERIO FERRARA - LUCA SAVELLI - ANTONIO MATARAZZO - GIANLUCA AVELLA - NOEMI FREZZA-CIRO SANNINO - VIVIANA ARTE - ANNALISA PACIULLO - VLAD MIRCEA MARCHESE - RITA TOMASULO - FRANCESCO PAOLO VIOLANO - GUANDALINA CRISTIANO - CHIARA ROMEO - ANNALISA DE FEO - ROSARIA SCOTTO - MARIA ULINO - FILOMENA NICASTRO - CARMEN CAMPANA. Le opere frutto dell’impegno di 26 artisti, sono costituite in prevalenza da eleganti e raffinate incisioni calcografiche e xilografiche. I visitatori potranno ammirare incisioni di ragazze e ragazzi, di assoluto pregio artistico. Tutti i giovani artisti su elencati hanno partecipato a concorsi nazionali di Grafica d’Arte e le loro opere sono state esposte in varie mostre e pubblicate nei cataloghi relativi,  nonché in location di prestigio e in varie manifestazioni tenutesi nella città partenopea. Le opere esposte, nel foyer del Teatro Carlo Gesualdo, sono tutte stampe da incisioni su zinco, rame, legno, pietra ed altri supporti, quindi calcografie, xilografie litografie, e tecniche sperimentali. Le “opere incise”, va a chiudere la nota, non hanno un tema in comune ma vogliono insieme dimostrare che la grafica d’arte ha ancora tantissimo da dire nel campo delle arti. Partire dal teatro Gesualdo, luogo sensibile all’arte, è fondamentale soprattutto perché la città di Avellino ha dimenticato la grafica d’arte, e non può permetterselo se vuole crescere culturalmente. Ma il messaggio forte della mostra è che in un mondo sempre più chiuso ai giovani ci sono forze e strutture d’eccellenza della Città che, invece di parlare, fanno qualcosa di reale per loro.

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