Si sono aperte le porte del carcere di Avellino per un 44enne ed un 31enne, entrambi della provincia, presunti autori di ripetute condotte di violenza sessuale ai danni di una ragazza minorenne residente in un comune dell’hinterland avellinese. La minore sarebbe stata, per anni, costretta a subire atti sessuali da parte dei due che, in tempi e circostanze differenti, abusando della fiducia in loro riposta, avrebbero trasformato l’infanzia di una bambina in un vero e proprio incubo, che però è finito grazie all’intervento dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino i quali, dopo una minuziosa e delicatissima attività d’indagine, durata diversi mesi, sono riusciti a raccogliere elementi tali da ricostruire la triste vicenda fin nei minimi particolari, facendo scattare le manette ai polsi dei due uomini in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Avellino su richiesta della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Rosario Cantelmo. Gli elementi raccolti dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino sono specifici e tutti estremamente concordanti. Si tratta, dunque, di un episodio estremamente grave, che denota come tali fenomeni siano ben vivi e presenti anche in un tessuto sociale apparentemente sano quale quello della Provincia di Avellino. È per questo che l’attività dell’Arma dei Carabinieri è sempre molto vigile ed incisiva in questo settore, così delicato e contemporaneamente così deprecabile.

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