Avellino. "La partecipazione “in massa” dell’Amministrazione comunale di Avellino all’ iniziativa “La Sacra Famiglia come modello per la famiglia odierna” ed il patrocinio concesso dall’amministrazione stessa alla manifestazione consegnano elementi di sconcerto e di imbarazzo; l'analisi politica di Roberto Montefusco, coordinatore cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà; Il consigliere del Pd Gerardo Melillo, il Presidente del Consiglio comunale Livio Petitto, l’Assessore Marco Cillo, e il Sindaco stesso (Paolo Foti), parteciperanno ad un’iniziativa che ha nel proprio titolo i caratteri di un messaggio discriminatorio, in un tempo in cui la frontiera dei nuovi diritti, del riconoscimento di nuove forme di famiglia, dell’esercizio della libertà degli individui interroga la politica rispetto alla necessità di risposte urgenti ed immediate. Evocare la “Sacra famiglia” come modello di riferimento dei nuclei familiari significa negare il valore della laicità e della libertà, significa allontanare il nostro Paese e le nostre comunità dagli esempi più virtuosi che in larghissima parte d’Europa ci parlano del riconoscimento dei diritti civili come dato acquisito. L’adesione ad iniziative di questo tipo, oltre a interrogare i cittadini avellinesi sui criteri con cui l’amministrazione decide di concedere il proprio patrocinio, ci dà il senso di quale sia lo sguardo di chi amministra Avellino sulla “modernità”.  Uno sguardo miope e ripiegato; il "pensiero" politico di Montefusco. Per fortuna c’è anche un’altra Avellino, quella che su questi temi si interroga e riflette con intelligenza e capacità critica, con la capacità di guardare alla migliore Europa, e non ai sentieri angusti nei quali si muovono gli amministratori di questa città".

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