Il Personale della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile della Questura di Avellino, ha tratto in arresto tre uomini, presunti responsabili in concorso tra loro, di violenza privata ed estorsione aggravata dal metodo mafioso in danno del titolare di una  rivendita  di motociclette, sita nella limitrofa periferia avellinese. I fatti risalgono ad alcuni anni fa allorquando i presunti, tra l’altro sarebbero elementi affialiati ai Clan camorristici “Cava” e “Genovese”,  si sarebbero recati presso la rivendita ed avvelendosi, nella circostanza, delle forza intimidatrice delle predette organizzazioni criminali, dalla ricostruzione in fase di indagine, avrebbero preteso la consegna da parte del titolare di alcune moto di grossa cilindrata. In quella circostanza avrebbero shiaffeggiato il titolare dell’esercizio commerciale, minacciandolo altresì di pesanti ritorsioni se avesse richiesto il pagamento dei veicoli. Le indagini avviate sin da subito dagli investigatori e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, consentirono, in breve tempo,  di arrestare i tre presunti autori. Gli stessi, con sentenza emessa dalla Corte di Appello di Napoli, in riforma della sentenza emessa precedentemente dal Tribunale di Avellino, sono stati condannati a pene detentive comprese tra i 3 e i 5 anni. La vicenda si è conclusa nella giornata di Mercoledì scorso in seguito alla sentenza definitiva  della Procura Generale Presso la Corte di Appello di Napoli che ha emesso gli ordini di carcerazione a carico dei tre che, nella serata di ieri, sono stati rintracciati dagli uomini della Squadra Mobile e tradortti presso la locale Casa Circondariale. 

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