Avellino. Dalla Casa comunale: Bilancio positivo per la prima edizione del "Maggio nei Monumenti", l’evento nato dalla sinergia tra il Comune di Avellino, la Curia Vescovile, la Provincia e la Soprintendenza ai Beni Culturali. A testimoniarlo le centinaia di presenze che si sono registrare ad ogni evento programmato per tutto il mese di Maggio. È stata un’occasione per avviare una riflessione a più voci e per coinvolgere la popolazione che ha potuto usufruire delle bellezze storiche, religiose, architettoniche e culturali del patrimonio del territorio cittadino. Si è rivelata vincente anche la collaborazione avviata tra quattro Enti importanti che hanno dato vita ad una rete che è stata da subito operativa con proposte ed occasioni anche di svago rivolte a tutte le fasce di età della popolazione. Tutti i luoghi religiosi del centro storico e non solo, gli edifici storici e le ville sono state rese fruibili per diversi giorni del mese e con orari flessibili. In questo modo si è creata una attenzione diversa verso questi luoghi, per alcuni addirittura sconosciuti, per altri particolarmente cari perché appartengono alla storia della città di Avellino. Il Duomo, la Cripta, il Museo Diocesano, la Chiesa di Monserrato, la Chiesa della Santissima Trinità, la Chiesa di Costantinopoli, la Chiesa della Confraternita dell’Annunziata, la Chiesa di santa Rita- San Francesco Saverio e quelle di Sant’ Anna e Santa Maria del Rifugio, Villa Amendola, la Torre dell’Orologio, i Cunicoli Longobardi, la Casa della Cultura Victor Hugo, la Casina del Principe, il Museo Provinciale, l’ex Carcere Borbonico di Via Dalmazia, la Chiesa di Borgo Ferrovia le location individuate per questa prima edizione. E’stata l’occasione per passeggiare per le strade della città, un momento fondamentale per rafforzare il legame tra città e comunità. “Il Maggio nei Monumenti è stato una grande successo” hanno dichiarato soddisfatti l’Assessore alla Cultura del Comune di Avellino Teresa Mele e il Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Avellino Modestino Picariello che hanno espresso grande apprezzamento per l’evento organizzato sul territorio e che ha visto la partecipazione di tanti ospiti non solo irpini ma venuti da molte altre regioni. “Quello che volevamo realizzare – ha spiegato ancora l’Assessore Mele – era entrare maggiormente in contatto con la comunità e creare condizioni per il rilancio positivo della città. Allo stesso tempo abbiamo creato l’occasione per consentire alle giovani generazioni di scoprire la propria terra con l’intenzione di risvegliare il senso di appartenenza e la soddisfazione di essere cittadini avellinesi. Tutto questo in parte è stato realizzato. Lodevole la partecipazione delle scuole che hanno aderito a questo evento che va considerato una ricchezza da coltivare ed ampliare sempre di più per mostrare quanto di bello c’è ad Avellino e cercare di creare un flusso di attrazione verso le nostre zone. Bellissima la sinergia che si è avviata tra Comune e Curia e che è nata proprio dalla condivisione di questi obiettivi. Anche se alla sua prima edizione il Maggio nei Monumenti ha messo in relazione ed ha coinvolto gli avellinesi e anche visitatori di altri territori ed artisti nazionali ed internazionali”. La lectio magistralis del maestro Ettore de Conciliis, la muffe su tela del duo artistico avellinese TTOZOI, il concerto del maestro Gianluca Libertucci, organista del Vicariato di Roma nella Basilica di San Pietro e organista delle Udienze pubbliche del Papa, la suggestiva mostra di Maria Rachele Branca,la giornata dedicata al trekking, le visite guidate con un boom di presenze di studenti a Villa Amendola, la parte dedicata ai convegni, alle letture per bambini ed adulti, la caccia al tesoro, i laboratori interattivi, le iniziative dell’Unicef provinciale, sono stati alcuni degli appuntamenti proposti dal programma del Maggio nei Monumenti. Ma già si pensa alla seconda edizione che vedrà intanto un maggiore coinvolgimento delle scuole cittadine con progetti a tema, e che allargherà ancora di più i propri confini territoriali. Tutto questo sempre nell’ottica di arricchire il dialogo propositivo e corale avviato con questa prima edizione al fine di salvaguardare la memoria dei luoghi e dei monumenti del territorio cittadino con l’obiettivo di salvaguardare il prestigioso patrimonio storico-artistico-culturale e religioso e di trasferirlo alle generazioni future perché ne siano i custodi.

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