I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno tratto in arresto un giovane, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, in quanto presunto responsabile di minacce di morte nei confronti della madre e violazione di un provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità Giudiziaria. La Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Rosario Cantelmo, condividendo i risultati investigativi della Stazione di Montoro, richiedeva il provvedimento cautelare suindicato nei confronti del pregiudicato che negli ultimi mesi si sarebbe reso autore di numerosi episodi di minacce, lesioni ed estorsioni verso la propria madre, al fine, viene ritenuto nella fase di indagine, di farsi consegnare cospicue somme di denaro. Il giovane con le sue azioni sarebbe riuscito a suscitare sempre maggiore paura nei propri genitori, e li avrebbe costretti a farsi pagare l’affitto dell’appartamento e pretendendo, altresì, il pagamento delle varie bollette. Il presunto comportamento vessatorio verso i due coniugi sarebbe durato per diversi mesi, fino a quando, grazie all’attività investigativa dei Carabinieri della Stazione di Montoro, lo scorso mese di Marzo l’Autorità Giudiziaria ha emesso nei confronti del dell'uomo  l’ordinanza di divieto di avvicinamento ai propri genitori. Nonostante il predetto divieto, nella trascorsa settimana, il ragazzo si sarebbe recato nuovamente e per più volte presso l’abitazione dei propri genitori e avrebbe minacciato ancora una volta la propria madre che, intimorita, anche in considerazione di quanto già avrebbe subito in passato, si sarebbe vista ancora costretta a versare dei soldi al proprio figlio, al fine di evitare ulteriori angherie. I carabinieri del Comando Stazione di Montoro, durante i vari controlli ai soggetti sottoposti a misure restrittive, hanno sorpreso il giovane nei pressi della casa dei genitori, mentre intratteneva un’accesa discussione con la genitrice,. I militari operanti, oltre a ripristinare nei confronti del trasgressore gli obblighi  imposti dall’Autorità Giudiziaria, provvedevano a deferirlo nuovamente alla Procura della Repubblica di Avellino che richiedeva nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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