Summonte. “Passo sbagliato di una nobile decaduta”; Questo l’incipit del commento di Pasquale Giuditta, Sindaco si Summonte,  Segretario provinciale del Centro Democratico e già parlamentare della Repubblica italiana, nonché dirigente del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali sul voto referendario di ieri, Giovedì 23 tenutosi nel Regno Unito che ha deciso per l’uscita dei Sudditi della Regina dalla Unione Europea della quale fanno parte (ancora, sino a quando non saranno “espletate” le “pratiche” per l'uscita che dovrebbero aggirarsi sui due anni ma qualcuno prospetta l’ipotesi che la trattativo potrebbe durare qualche anno in più). Giuditta continua l’analisi "rilasciataci" rimarcando che “questo potrebbe portare a problemi sulle due economie, della stessa Gran Bretagna ma anche dell’Europa, la UE. Un referendum sbagliato che rischia "soffiare" ulteriormente sui “venti caldi” del populismo che potrebbe portare altri Paesi a chiedere l’uscita. Tra l’altro, una “modalità” prevista dagli stessi Trattati”. Giuditta oltre ad esprimere una opinione negativa su questo voto ammonisce la stessa Unione Europea: “Bisogna cambiare passo, il problema della UE non è tanto quello “ideologico” ma di natura strutturale; così non funziona, è eccessivamente invasiva nella Sovranità di ciascuno Stato senza riuscire a fornire quel cambio di passo per creare sviluppo economico e quindi sociale, vero è che, da prime analisi, sembra emergere che il SI all’uscita sia stato determinato dai quartieri poveri delle Città britanniche”. Da uomo politico, un "appunto" che Giuditta muove a David Cameron è la "sovraesposizione caduta nella personalizzazione", cosa che non adava fatta dal parte del Primo Ministro britannico.

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