La direzione del Partito Democratico che avrebbe dovuto tenersi oggi a Roma, in via del Nazareno, è stata rinviata alla prossima settimana. Si "annunciava" una riunione "accesa, vivace" più del solito vista la sconfitta del partito alle elezioni amministrative del 5 Giugno e soprattutto ai ballottaggi di Domenica scorsa dove a Roma, il dem Roberto Giachetti ha perso contro Virginia Raggi, M5S eletta Sindaco capitolino (per la prima volta una donna) e a Torino contro un'altra pentastellata, Chiara Appendino da parte dell'uscente Piero Fassino, questa sotto la Mole quasi del tutto inaspettata e che a differenza della preannunciata "sconfitta Capitale" visto gli intrecci di cronaca politica e non degli ultimi anni (con Ignazio Marino, primo cittadino Dem dimessosi senza darne conferma ma poi "scaricato" dagli stessi democrats) rappresenta una sconfitta non tanto dell'ex Sindaco ma soprattutto della politica nazionale attuata dal Governo guidato da Matteo Renzi anche Segretario del PD (periferie trascurate dalle politiche nazionali, "accusa" che proviene da più parti) con l'obiettivo troppo spostato al prossimo referendum costituzionale (Ottobre, dovrebbe essere ma la data certa ancora manca), tra le motivazioni "causa" di una pesante sconfitta. Questo tempo che interccorre sino alla prossima riunione servirà "parlarsi per calmarsi" anche se la minoranza (che per certi aspetti ha vinto, volendo essere paradossali) non intende entrare in una "segreteria di coalizione", di quello c'è già il Governo.

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