Avellino. “Renzi Premier e Barca Segretario nazionale del PD. Questa potrebbe essere la soluzione sulla quale trovarsi tutti d’accordo”; E’ l’idea di Gaetano Alvino esponente del PD irpino impegnato nella campagna referendaria per il SI al Referendum sulle riforme costituzionali “prodotte” dal Governo guidato da Matteo Renzi anche segretario nazionale del partito e proprio questo doppio ruolo del “toscano” Alvino lo sottolinea con la “matita blu” quale “anomalia da superare”. Da questo doppio ruolo che non è tipico della storia politica italiana nascerebbero molti dei problemi attuali del PD oltre ad una personalizzazione da parte del Primo Ministro del voto al Referendum che hanno portato i “dem” ad una pesante sconfitta alle amministrative di Giugno, perdendo oltre Roma anche Torino e proprio la sconfitta nella Città della Mole unitamente alla Brexit, ossia l’uscita dalla Unione Europea del Regno Unito “sancita” dalla vittoria del “leave” sul “remain” al quesito referendario dello scorso 23 Giugno tenuto Oltremanica  ha messo “paura” tanto da far ipotizzare scenari di rinvio del Referendum costituzionale, eventualità che Alvino, come ci ha detto ieri “graverebbe molto sulla credibilità del premier e della riforma nel suo complesso" (link a piè di pagina). Dopo il Referendum, che il “democrat” auspica sia ad Ottobre come sostenuto sin dall’approvazione del DdL Boschi lo scorso Aprile dice: “Si aprirà poi la stagione congressuale che condurrà il Pd nel 2017 ad avere un nuovo segretario che a mio modesto avviso, a ribadire il concetto, non può essere chi ricopre anche la ricarica di Presidente del Consiglio; Un’anomalia da superare che è parte integrante del rapporto che il team nazionale dei “Luoghi Ideali” di Fabrizio Barca ha, a suo tempo consegnato al presidente del partito Matteo Orfini unitamente alla proposta di ridurre notevolmente i membri della direzione nazionale”. Frabrizio Barca è un’economista  ed è stato Ministro per la Coesione Territoriale e con la sua “piattaforma” Luoghi Ideali è stato più volte in Irpinia dimostrando impegno per la risoluzione del “dramma” ambientale della ex Isochimica a Borgo Ferrovia, Avellino e in alta Irpinia per il “Progetto pilota” per il rilancio dell’area.

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