Avellino. Il Consiglio comunale di oggi ha dimostrato che la maggioranza non c'è più. Qualora ci fosse bisogno di una ulteriore "prova", questa è arrivata oggi con la approvazione del Bilancio Consuntivo con soli 11 voti a favore (con tre astenuti e un "non votante"); 14 Consiglieri su 32, sostengono il Sindaco Paolo Foti e questo è un numero, per certi aspetti "ottimistico" in quanto come si evince ci sono "voti o non voti" che non hanno la sola "condizione" politica nella espressione. Questioni di correnti, vicende politico-amministrative che non concorrono per niente a creare un clima disteso che possa indurre a pensare che la "sostanza dei numeri" vada a "crescere". In tutto questo l'opposizione, spesso "ringraziata" da Foti (che non crediamo sia per un "ingraziarsi" politicamente, un cercare una "sponda") che cosa fa? Certamente il suo ruolo ma con quale "cattiveria agonistica"? Perchè non fa mancare il numero legale in occasioni come quella odierna (indipendentemente da prima o seconda convocazione, perchè non uscire dall'aula e raffigurare un quadro plastico della condizione di "solitudine" del Sindaco, della Giunta)? Foti, per l'opposizione, deve andare a casa o no? Perchè non prova a raccogliere le firme per proporre la sfiducia e palesare ancora di più l'atteggiamento di quella che sulla carta era o sarebbe la maggioranza? Perchè non costringere la "maggioranza" a scegliere se tornare al voto o sostenere Foti? Perchè non raccolgono le firme per dimettersi? Domani nel "to be continued" forse si capirà ancora qualcosa.

A conferma di una ipotesi sull'eventuale futuro politico-amministrativo il Sindaco Foti ha ringraziato nel corso di un suo secondo intervento (altro la relazione sul teatro, tutto nei link a piè di pagina) i Consiglieri di Maggioranza (la sua maggioranza creando così un "distinguo" con gli assenti) così come quelli di Opposizione per la correttezza mantenuta negli interventi. Il Sindaco evidenzia che se il Bilancio dovesse passare andrà avanti con la squadra presente in aula riconoscendo all'opposizione l'incalzare nella proposta non fine a se stessa.

Raccogliendo una considerazione sottolineiamo che il "tecnicsmo" dovuto alla prima o seconda convocazione non conta nel merito della questione politica. Il ragionamento sulla Opposizione consiste nel fatto che ci sono i "passi" per far cadere un Sindaco, un Consiglio comunale; ad esempio "raccogliendo e depositando" firme per le dimissioni dei Consiglieri stessi. E' accaduto in Irpinia che Consigli comunali siano stati "sciolti" per questo, anche di recente, quindi se la minoranza vuole mandare a casa Foti, nello specifico, ha, almeno uno strumento per farlo, se vuole lo faccia. Deve, quindi, la minoranza, chiedere a se stessa cosa vuole fare della sua "esistenza politico-amministrativa", se vuole "cacciare" il Sindaco o no; se è compatta almeno in questo intento (se c'è) in quanto riconosciamo che le ragioni politiche dello stare all'opposizione possano essere diverse. Questo "pensare politico", essendo "superpartes" vale anche per la "la consistente maggioranza che si oppone", ovvero il raccogliere firme per proporre la sfiducia.

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