Avellino. E' nato in Consiglio comunale il gruppo dei "Democratici per il Cambiamento", che si richiama alla componente nazionale di riferimento all'interno del PD "Sinistra è cambiamento", i "dameliani" con Salvatore Cucciniello, capogruppo, Gerardo Melillo e Francesca Medugno; Francesca di Iorio che non ha aderito al gruppo sembrerebbe essere, non distante dall'area quanto a Massimiliano Miro costituisce con Barbara Matetich. il gruppo dei "Democratici per Avellino (dal sito del Comune) nato all'epoca delle elezioni, tre anni addietro quale "supporto" al PD. In tutto questo bisogna attendere decisione di Enza Ambrosone, che dalla opposizione, attraverso "Irpinia di Base" è passata al PD ed in Assise è stata capogruppo per un "mesetto" unitamente a quella di Carmine Montanele anche questi, con "partenza" dall'opposizione per poi arrivare in maggioranza con percorso futuro, non solo di dei due, da valutare e vedere. Inoltre troviamo anche i "Davvero democratici" con Antonio Genovese, Giuseppe Negrone e Gianluca Festa dichiaratamente "non fotiani" ed ora ufficialmente all'opposizione. I Consiglieri comunale in totale sono 32. Quanto all'altro gruppo dei "dameliani" hanno una posizione chiara su quanto è in atto al Comune e per questo hanno chiesto l'intervento del vice Segretario nazionale del PD Lorenzo Guerini affinchè dica lui se il gruppo è all'opposizione o meno, ovvero questi deve derimere delle questioni politico-partitiche e dell'amministrare che influiscono sia sugli equilibri interni del partito che sull'azione amministrativa dell'Ente. Al Comune le vicende oggetto della "contesa", della richiesta di chiarimento sono note; l'ACS (Azienda Città Servizi) con le indagini della Magistratura; il Bilancio approvato da solo 1/3 dei componenti il consiglio comunale (da meno della metà della maggioranza originaria) sul quale i dameliani, "democratici del cambiamento" nutrono forti dubbi sulla legittimità; lo stesso Teatro e altro sono situazione sulle quali il partito deve dire "se abbiamo torto sul disastro politico e amministrativo". Quanto al Sindaco Paolo Foti che ha circoscritto la maggioranza a chi ha votato al Bilancio, il gruppo "dameliano" prende atto ma conferisce a tale dichiarazione "poco valore politico in quanto cambia idea più spesso della camicia". Il "concetto" è: opposizione o meno dei "dameliani" o altriè che Foti, il Sindaco è in minoranza. In merito alle dichiarazioni del Segretario Regionale Assunta Tartaglione che ha elogiato il Direttorio ad andare avanti plaudendo a quanto fatto dall'insediamento a seguito delle dimissioni del Segretario provinciale Carmine De Blasio, i "dameliani" che hanno la stessa Rosetta D'Amelio all'interno del quadrumvirato (De Luca, Paris e Famiglietti, gli altri) "liquidano" tale dichiarazione con il "pensi al disatro di Napoli" in quanto la D'Amelio intende "solo" occuparsi del Referendum costituzionale e condurre la battaglia per il SI ma non altro anche perchè la "resa dei conti" potrebbe essere non lontana nel tempo in quato lo stesso Guerini ha detto "fatto sapere" che il Congresso si terrà subito dopo il Referendum e quindi, calcolati i tempi tecnici per arrivare all'espletamet", relativamente presto si chiuderà questa vicenda e si chiarirà la linea politica del Partito. Le questioni "prettamente politiche" devono essere "sbrogliate" dal PD nazionale in quanto "siamo uomini di partito e ad esseo ci affidiamo, visto che quello irpino non esiste e quello regionale è come se non lo fosse, un partito". 

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