Avellino. Il Consiglio comunale che si terrà Lunedì 5 Settembre vedrà la Giunta presentarsi dimissionaria in aula. Il Sindaco Paolo Foti ha avuto consegnato il mandato. E' questa la notizia che ci è stata fornita nel pomeriggio odierno. Le azioni degli ultimi giorni, a seguito della "sfiducia" annunciata da otto Consiglieri di quella che era la maggioranza iniziale, sono "convulse e in divenire" ma anche se manca la comunicazione ufficiale, non sembra al momento, ci sarà il voto su tale "annuncio". I rapporti politici e forse non solo quelli, tra il Sindaco e una parte del Consiglio, sembrerebbero logori, non "sanabili", almeno non al punto da garantire un eventuale riassetto che porti a fine mandato, almeno con il gruppo "Davvero Democratici" di Gianluca Festa, gruppo che ha scritto una lettera a Matteo Renzi per chiedere il suo intervento quale Segretario nazionale del PD, lettera firmata anche da qualche "non più consigliere" e dai "dameliani", i "Democratici per il cambiamento", con i quali il rapporto sembrava, in una fase potersi ricucire a certe odizioni, ovvero quelle del documento da loro presentato a seguito della vicenda ACS "Azienda Città Servizi". Una condizione difficile da interpretare perchè i distinguo tra i gruppi, interni al PD, sono variabili nel tempo e nelle modalità politiche come ad esempio "Irpinia di Base" - pezzo PD con Enza Ambrosone che è stata "opposizione e capogruppo di maggioranza" e a seguire ha scritto, anche "IB" una lettera altra a Renzi nella quale si chiedeva, in buona sostanza di favorire il voto anticipato in Primavera (scadenza naturale della consiliatura, il 2018) e impedire l'estinzione del PD ma non si sono accodati nella richiesta di sfiducia dei primi dei quali si "parlava". "Un guazzabuglio" politico indecifrabile indipendentemente da come vada a finire, interruzione o continuazione della vita amministrativa. Visto il quadro politico in città e in provincia, dove il centrodestra è in forte difficoltà con "Primavera Irpinia" che cerca di annodare i fili e il centrosinistra che "governa" non ha una leadership partitica con il PD senza segretario provinciale da Gennaio e "cittadino" da tempo immemorabile. Qualche personalità che "faccia" il Sindaco nel prossimo futuro (quando sia) è difficile immaginare si possa individuare soprattutto perchè chi deve non ha al momento la "forma" di partito, di coalizione, non ha la "bussola" e qualche "personalità della società civile" difficilmente si proporrebbe proprio perchè il "quadro politico" non esiste. In politica nei momenti di crisi dei partiti si cerca il cosiddetto "papa straniero" per uscire dal "guado, dal pantano"; ecco ad Avellino, dal punto di vista della guida amministrativa ci vorrebbe un "Sindaco straniero" ma che miracolosamente "plani" in Città e la trascini fuori dalle secche.

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