"I tempi sono maturi, il proibizionismo ha fallito e ha solo consegnato il problema all’oblio. L’Italia ha bisogno di una Legge che in qualche modo regolamenti la produzione, la commercializzazione e l’uso della Cannabis e dei suoi derivati". E' questo l'incipit della risposta alla domanda che abbiamo posto ad Antonio De Feo, Segretario del circolo PD di Serino, "E. Berlinguer" sulla discussione in atto perchè si arrivi a un "normare" produzione e utilizzo della "sostanza".  "Che piaccia o no, esiste un popolo che consuma quasi con regolarità la cannabis ed esistono terapie che usano la stessa con buoni risultati, scientificamente dimostrati. Inoltre è importante, se proprio lo si vuole, usare sostanze che almeno hanno requisiti di “qualità”, cioè libere da ulteriori additivi chimici e tossici. Questa situazione impone, ad un paese civile, una Legge civile che, prendendo atto dello status quo, regolamenti i processi produttivi e di consumo". Il Segretario De Feo continua: "A questo si aggiunge il fatto che, attualmente, la commercializzazione è affare della malavita organizzata, che oltre a fare profitti, recluta plotoni di “commerciati” che evidentemente entrano in contatto con un mondo fatto di malaffare, corruzione e sopraffazione e che diventa un modello sbagliato che si emula con facilità. È evidente che, come dice Cantone, abbiamo bisogno di una “legalizzazione intelligente”, non faziosa e nemmeno ideologica. Ciò impone, che accanto ad una legge che regolamenti la cannabis, c’è bisogno di una “petizione culturale” che informi i giovani circa i danni di tali sostanze, che aiuti i ragazzi a scegliere consapevolmente uno stile di vita sano e rispettoso della salute, primo bene dell’uomo. La scelta di raccogliere le firme (a Serino presso la sede del Circolo PD in via Pescatore da oggi sino a Venerdì dalle ore 19 alle 20)  per chiedere una Legge sull’argomento, credo sia un gesto di responsabilità e un convinto atto civile, che deve responsabilizzare e informare intere generazioni, facendo cadere i luoghi comuni e le facili interpretazioni riduttivistiche". Il numero uno del PD serinese chiude così: "Credo e sento forte il bisogno di ripensare a problemi antichi che attanagliano le nostre società, con strumenti nuovi. Una legge come quella che chiediamo vuole essere proprio questo".

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