Avellino. E' in corso il Consiglio comunale, il primo dopo la "pausa estiva" e soprattutto "l'incontro comune" dopo la sfiducia annunciata da alcuni consiglieri e le dimissioni degli assessori (da noi anticipato lo scorso Venerdì). Su questo: "Assise AVellino; Giunta rimette il mandato; Ci vorrebbe un "Sindaco Straniero" si può risalire sino alle lettere scritte a Matteo Renzi da parte di alcuni Consiglieri e non solo, alla costituzione di nuovi gruppi, alla sfiducia annunciata da otto consiglieri. Il documento letto in aula dal Sindaco Paolo Foti passa in rassegna varie questioni che vanno a comprendere anche l'assenza del Segretario del PD, provinciale e cittadino, le inchieste della Magistratura, varie problematiche ma soprattutto considera archiviato il mandato costituito dal programma elettorale che lo ha portato alla vittoria delle elezioni del 2013 ma appellandosi "alla minoranza, al mio competitor (NdR, Costantino "Dino" Preziosi) del Giugno 2013, che non ho mai ritenuto un rivale ma un legittimo avversario, chiedo un sostegno leale e condiviso. A chi vuole contribuire a chiudere i conti col passato e a impostare l’Avellino del futuro io dico: superiamo gli steccati e insieme, condividendo metodi, obiettivi, procedure, lavoriamo per il bene della città". Foti inoltre ha letto: "Se" (Lettera al figlio, 1910) Con questa lettera, datata 1910, Rudyard Kipling cercò di insegnare al figlio a distinguere fra il bene e il male"; Sembrerebbe, dal "tono" o dall'assenza di appelli diretti. la rottura con alcune frange della maggioranza ex, oramai Riportiamo a seguire il testo integrale del documento letto in Assise da Foti: 

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