Il "tema" del Referendum sulle Riforme costituzionale è in discussione all'Assemblea generale della CGIL che si tiene oggi e domani a Roma ma non è il "centro" della "due giorni" che invece riguarda la ripresa "autunnale" dell'attività sindacale con le varie vertenze di crisi industriale, le pensioni, il dopo terremoto nel Centro Italia questo insieme ai criteri da definire per l'integrazione della Segreteria nazionale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro. Sulle Riforme Costituzionali sulle quali il Paese è chiamato ad esprimersi ma ancora il Governo non ha fissato la data (ha 60 giorni per farlo ma ne sono passati circa 30 dall'8 Agosto, giorno in cui la Suprema Corte di Cassazione ha dato, in sostanza il "via" al Governo affinchè lo fissi abbiamo interpellato il Segretario Generale della CGIL irpina, Franco Fiordellisi il quale ci ha detto: "La Cgil nazionale, in apposita Assemblea generale, che si tiene a Roma sta in queste ore discutendo la riforma Costituzionale e la posizione che sarà assunta come organizzazione generale. Ovviamente come detto dalla Segretaria Generale, Susanna Camusso come Cgil non saremo in nessun comitato referendario sia esso a favore o per il No! Io personalmente sono per il NO a questa riforma". Fiordellisi va ad aggiungere: "Chiarisco che come Italia abbiamo la necessità di razionalizzare e ridurre le posizioni che si hanno nelle varie Assisi parlamentari, già solo per la creazione del parlamento europeo, ma non mi convince il combinato disposto del monocameralismo e dalla Legge elettorale detta Italicum. Inoltre, sottolinea il numero uno della CGIL irpina, immaginare i vari poteri dello Stato che nella Costituzione attuale sono il legislativo, l'esecutivo e giudiziale, con un controllo reciproco mentre la modifica soggiogherebbe il potere legislativo e quello giudiziale all'esecutivo, così per come la leggo io, non mi convince". Fiordellisi dopo aver bocciato questa Riforma spiegandone i motivi "tecnici" aggiunge. "Ritengo si possano fare delle riforme che rispettino lo spirito dei "padri costituenti". Nel contempo la riforma aggiorni alle nuove realtà la Carta Costituzionale ma che, si augura il Segretario, non sia fatta sotto la dettatura di agenzie di Rating e di finanza o addirittura che possa sembrare uscita dal "passato"", l'analisi politico-sindacale di Fiordellisi che va a chiudere: "L'Italia, gli italiani hanno il diritto di avere la massima informazione e conoscenza delle modifiche costituzionali e non devono, a parer mio, farsi abbindolare dal falso mito dei decisionisti a tutti i costi e dalla riduzione degli spazi democratici, uno stato deve essere governato con etica ma immaginarlo come azienda è il peggiore dei mali che possiamo augurarci". 

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