Avellino. “Come ogni anno l’amministrazione comunale il 14 Settembre ricorda le migliaia di vittime a causa degli atroci bombardamenti del Settembre del 1943. Io credo che oggi è una data non per celebrare ma per “MEMORARE (a piè di pagina riportiamo la preghiera dedicata alla Vergine Maria), per non dimenticare tutti i nostri concittadini coinvolti in questa tragedia”. Maria Elena Iaverone, Vicesindaco recita una preghieraa commemorazione delle Vittime, tra l’altro ancora più innocenti (chiediamo perdono per l’apparente sorta di blasfemia) in quanto “colpiti” ad Armistizio in atto nella Seconda Guerra Mondiale. “Il dramma vissuto dagli avellinesi in quelle tragiche giornate fu di proporzioni gigantesche. E’ compito degli amministratori e delle Istituzioni recuperare la memoria storica per cercare di diffondere un sentimento di pace nella comunità cercare di programmare un futuro migliore. Man mano che gli anni passano va sempre più scemando la memoria collettiva. Basta ricordare la fiumana di avellinesi presenti in Piazza del Popolo oltre mezzo secolo fa. Importante, continua il Vicesindaco e Assessore all’Amministrazione comunale di Avellino, questa mattina anche la scelta di tenere la cerimonia di intitolazione del cortile allo stimato commerciante avellinese S. De Pascale, che rimase nel suo negozio di Corso Vittorio Emanuele per far fronte ai bisogni della popolazione. Il noto commerciante meritò la Medaglia d’Oro al Valore Civile conferitagli con la seguente motivazione: «Per il coraggio ed il forte altruismo dimostrato il 14 settembre 1943 quando, con grande senso di civismo, nonostante la Città di Avellino fosse gravemente bombardata, rimase nel suo negozio di alimentarista per soccorrere la popolazione, offrendo ad essa generi di prima necessità. Il suo sacrificio pagato con la vita, rimane un fulgido esempio di indelebile testimonianza nella storia di Avellino”.

MEMORARE:  

Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito che alcuno sia ricorso alla Tua protezione, abbia implorato il Tuo aiuto, abbia chiesto il Tuo soccorso e sia stato abbandonato.

Animato da tale fiducia, a TE ricorro, o Madre Vergine delle vergini; a TE vengo, dinanzi a TE mi prostro, peccatore pentito. Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare le mie preghiere ma ascoltami benevola ed esaudiscimi, Amen.

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