"La morte del Presidente della Repubblica emerito, Carlo Azeglio Ciampi, è l’ennesima occasione per i disfattisti, di rivelare la piccineria di certe visioni, frutto di una limitatezza più grande, nascosta nell’incompetenza; Antonio De Feo, Segretario del Circolo PD "E. Berlinguer" di Serino "commenta"  taluni pensieri "circolati" ieri alla morte di uno dei Presidenti della Repubblica più amati. "Ciampi, invece, è stato un uomo dall’obiettivo alto, dalla visione lungimirante. Un uomo piccolo, con grandi progetti, frutto di grandi competenze e professionalità. Figlio di un’altra epoca, di un’altra visione, di un’altra meritocrazia e di un altro modo di fare, che seppur imperfetto, si sforzava di “reclutare” il meglio, chi poteva effettivamente rappresentare un valore aggiunto. Con la morte del presidente Ciampi, si riapre una ferita, mai guarita, che interroga la classe dirigente di oggi, che ha fondato il proprio consenso, quasi esclusivamente, sui numeri e sui poteri forti, dimenticando la passione, il sacrificio per lo studio, la gavetta necessaria, i passaggi faticosi tra la giungla delle istituzioni. Alla piccineria rumorosa, la grande piccolezza di un “grande competente”, che non ha avuto mai il bisogno di urlare, rompere gli schemi o sparlare per attirare l’attenzione".

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