Avellino. Ivo Capone esponente di rilievo del Partito Democratico ed ex amministratore all'Ente Comune di Avellino ma noto professionista (Dottore Commercialista) scrive una lettera aperta alla Città per sgombrare il campo da eventuali ipotesi non "stringenti" riguardanti la nomina quale "Sindaco Revisore della SpA irpiniAmbiente" (Clicca qui per leggere il bando): Riportiamo il testo pubblicato da Capone sulla sua pagina "autorizzando"  la nostra testata a fare lo stesso:

"Un organo di informazione si è arrogato il diritto di ventilare l’ipotesi che la soluzione della crisi al Comune di Avellino e la mia recente nomina quale Sindaco Revisore della SpA Irpiniambiente abbiano un rapporto di causa ad effetto. L’eleganza in politica scaturisce unicamente dalla chiarezza e dalla trasparenza.
Ebbene, proprio in virtù di questa ottima pratica, dopo aver per tanti anni messo la mia professionalità al servizio della città ed amministrato con passione cristallina, mi ritrovo, mio malgrado oggi, a dover far chiarezza sulla mia vita professionale, pur avendo da sempre vissuto del mio lavoro e non con la politica.
Non doveva sfuggire a chi oggi insinua, che per la nomina di alcune figure tecniche di controllo, nel Luglio scorso la società Irpiniambiente ha indetto due avvisi pubblici: il primo per la redazione di un elenco di professionisti a cui affidare l’incarico di Revisore Contabile ed il secondo per stilare un elenco di soggetti esperti a cui conferire la nomina di Componente del Collegio Sindacale.
Essendo in possesso degli stringenti requisiti richiesti, presentavo domanda per entrambe le selezioni. In data 22 Settembre u.s. l’assemblea dei soci della predetta Società riteneva di affidarmi, insieme ad altri colleghi, tutti in possesso dei medesimi stringenti requisiti predetti, l’incarico di Componente del Collegio Sindacale.
Quale dunque la relazione tra la mia partecipazione ad un pubblico bando, risalente a Luglio 2016, e la soluzione della crisi al Comune di Avellino?
Quale il ruolo del PD e del Consigliere Provinciale Farina nella nomina di cui sopra?[.c]
Quale la preclusione subita dai giovani professionisti, a cui comunque il Partito Democratico guarda con estrema attenzione, lì dove c’è stato un bando cui poter partecipare se in possesso dei richiesti requisiti?
E’ il caso di segnalare a questo punto che il bando richiedeva tra le altre specificità: di essere iscritti al Registro Unico dei Revisori Legali, di aver ricoperto un incarico di revisore per non meno di tre anni in Enti Locali con popolazione pari o superiore a 15000 abitanti e di essere iscritto all’elenco dei Revisori dei Conti degli Enti Locali istituito presso il Ministero dell’Interno, “fascia 3 Enti locali”, ovvero in Società partecipate da Enti pubblici aventi un valore della produzione non inferiore a 25 milioni di euro annui.
Ciò denota la non conoscenza da parte dell’articolista dei requisiti necessari per accedere al bando, requisiti che richiedono una specifica e consolidata professionalità, visto l’alto profilo di responsabilità dell’incarico, non ancora posseduta forse da un neo laureato!
Facendo ancora una volta ricorso alle virtù della trasparenza e della chiarezza, preciso di essere iscritto al mio ordine professionale dal lontano 1993 ed in più di 20 anni di attività professionale ho, a testa alta e scevro da qualsia

La Riproduzione del materiale pubblicato su Cinque Righe è vietata
Note Legali