Avellino. Il gruppo consiliare PD incontra il Sindaco Paolo Foti. Qualcuno non sarà presente, non perchè uscito dal partito ma in quanto non sostiene il primo cittadino e, sembrerebbe, anche perchè i malumori politico-partitici cominciano a "crescere". Quello che ci si aspetta, seguendo la "logica" politica del passato, è il "rimpastino" della Giunta, non quindi una ex-novo visto come sembrava dall'azzeramento, dai banchi vuoti dell'Esecutivo lo scorso 4 Ottobre che ha portato all'approvazione degli "equilibri di bilancio" salvando l'amministrazione. Il "passo" indietro fatto registrare da Foti nell'accordo per il programma, il "patto dei 100 giorni" con Costantino "Dino" Preziosi di fatto evidenzierebbe la volontà del "rimpastino" che qualcuno sembra preveda. I nuovi accordi politici, all'interno della maggioranza lascerebbero intendere che le dimissioni del Sindaco non siano davvero immaginabili ma se poi dovessero essere calate sul tavolo spiazzerebbero tutti, anche gli "scommettitori" più "avvezzi". Inoltre, la notizia che il Presidente dell'Ente Provincia, Domenico Gambacorta ha indetto le elezioni per il rinnovo del Consiglio il giorno 27 Novembre lascerebbe "presagire" che il Sindaco non dia e forse non dovrebbe dare per "senso di responsabilità politico-amministrativa". Tutto sembra "tramare" perchè Foti resti a palazzo di Città ma decisioni diverse, ribadiamo, non meraviglierebbero. Chiudendo, se "rimpastino" dovesse esserci, allora, due o tre assessorati necessiterebbero di un "cambio" perchè la Città ha bisogno di risposte da chi deve e non rinvii. Il "procastinare" è un verbo che in politica non deve essere coniugato; ad Avellino, assolutamente non più. Non c'è il rischio di perdere fondi a fine anno? Chi doveva e deve rispondere, o meglio darne conto, politicamente "parlando", alla Città?

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