Continua l'avvicinemento a Referendum costituzionale del 4 Dicembre. Ieri a Roma, in Piazza del Popolo, si sono ritrovati parlamentari e militanti per "Basta un SI", la "raccolta di Comitati" voluti da Matteo Renzi, Capo del Governo e Segretario del Partito Democratico per diffondere sul territorio e spiegare le ragioni affinchè la Riforma trovi nell'urna il consenso, magari molto più ampio, nel rapporto percentuale rispetto a quello parlamentare di maggioranza. Un incontro "di Popolo a piazza del Popolo", il Popolo Dem, soprattutto, quello dei Giovani democratici ha partecipato in massa. Numerosi parlamentari, dirigenti provenienti da diverse parti ritrovatisi per compattarsi e fare propria la "forza e la caparbietà" che il Segretario diffonde ad ogni intervento come Mercoledì scorso, anche Avellino ha potuto "saggiare". Un Matteo Renzi, instancabile, uno stacanovista (staKanovista) della campagna elettorale; in giro nei teatri, nelle piazze, nei luoghi istituzionali per vincere la "battaglia contro i populismi", cosa che ha ribadito anche ieri "invitando ed incitando" il suo partito a non farsi la guerra all'interno. In piazza del Popolo c'è stato anche Gianni Cuperlo, esponente della "minoranza costruttiva" che vuole credere sino all'ultimo, che il Segretario e Capo del Governo apra con convinzione, con i fatti alla modifica della Legge Elettorale, l'Italicum dalla quale dipende il suo "SI" alla riforma altrimenti potrebbe trarne le conseguenze quali anche le dimissioni da parlamentare, se dovesse votare NO, come aveva dichiarato nella direzione PD del 10 Ottobre. Cuperlo ha partecipato alla manifestazione del suo partito, con il suo popolo, lo è ancora, ma ha anche ricordato che una "grossa" fetta di quel popolo democratico è rimasta fuori, non ci crede, si è allontanata. Quel Popolo è da "recuperare".

La Riproduzione del materiale pubblicato su Cinque Righe è vietata
Note Legali