Avellino. Caterina Lengua, vicesindaco in quel di Cervinara e Luigi Tuccia ad Atripalda, i consiglieri uscenti del PD riconfermati nella lista (12 nomi) per il voto per il rinnovo del mandato all'Ente Provincia. Troviamo, come avevamo anticipato, Gianluca Festa consigliere uscente ma di "Davvero" e rappresentante del gruppo "DaVero Democratici" a piazza Del Popolo, Avellino. La lista continua con Enza Ambrosone, ex UdC passata al PD, Avellino; Chiara Cacace, consigliere ad Avella, "nata democratica, PD); Vito Farese, Consigliere in Conza della Campania; Antonio Sirignano, Consigliere in Mirabella Eclano; Carmine Gnerre Musto, Sindaco di Montefusco; Mirko Iorrillo, primo cittadino a Montecalvo; Mario Dello Russo rappresentante consiliare a Mercogliano; Tommaso Bonfiglio, consigliere comunale di Taurano e Fiore Paolo Nittolo in assise a Grottolella.

Ricordiamo che le elezioni provinciali si "espleteranno" con  "formula indiretta", non vota il cittadino. Come si può notare dalla composizione, la lista PD sembra avere contraddizioni non da poco. L'inserimento di un ex UdC quale la Enza Ambrosone critica verso il PD e il Sindaco Paolo Foti (con lettera "critica" scritta a Matteo Renzi; non è l'unica, in altra lo hanno fatto altri tra i quali lo stesso Festa) va a rappresentare l'Assise di Avellino e quindi via Tagliamento dopo il passaggio avvenuto a circa menta mandato consiliare proveniente dall'UdC che aveva "avversato" l'attuale Sindaco alle amministrative; Si potrebbe dire lo stesso di Festa anche se in realtà Gianluca ha avuto posizioni sempre critiche ed autonome ma con una "linearità" politica più di centrosinistra, vista anche la "provenienza Verde". Inoltre, mancano nomi di peso, ne citiamo solo uno, quello di Marcello Rocco, "forte" nel serinese, eletto consigliere a Giugno con un bottino non indifferente. L'inserimento nella lista dem di Gianluca Festa "provinciale uscente" e "sotto inchiesta" dalla Commissione Regionale di Garanzia assieme ad altri per aver formato gruppi indipendenti al Comune di Avellino ha "scatenato" la rivolta di non pochi piddini. Festa è un uomo forte avendo un "gruzzolone" di voti sia "di popolo" che di colleghi amministratori e a questo punto si potrebbe dire che ha "piegato" il Direttorio; una sorta di "uno contro tutti" vinto da Festa, "DvVero". 

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