Campagna elettore a sostegno del SI al prossimo Referendum sulle riforme costituzionali del 4 Dicembre nei comuni "giurisdizione" del Comitato "Basta un SI" del baianese. I "rappresentanti" stanno portando avanti un "lavoro" sul territorio, incontrando i cittadini nelle piazze dei comuni della "fascia". Così è stato questa mattina ad Avella, tappa di un percorso itinerante tra Baiano, Sirignano, Mugnano del Cardinale, Quadrelle. In piazza Convento ad Avella da dove è partito il "tour" è stato allestito un gazebo ed un membro del Comitato, Michele Amato ha strutturato un grosso cartellone a mo' di slides. Si sono alternati diversi esponenti del Comitato, tra i quali Michele Pepe, coordinatore del comitato, il quale ha posto l`accento sul fatto che troppi No senza mitivo animano questa campagna referendariia. Infine ha invitato il Movimento 5 Stelle presente a prendere la parola e a confrontarsi sui contenuti e sulle ragioni vere della riforma; Sabatina D'Avanzo, la quale ha letto il questito referendario, sintettizzato le ragioni per cui siamo chiamati ad esprimere il Si o No alla riforma Partendo dalla utilità in termini di costi ma anche di snellimento del nostro legiferare. Troppe avversioni che partono da ragioni di ordine personale finalizzate a garantire le lobbies di quanti la sedia non vogliono lasciarla. ha invitato in cinque stelle presente a prendere la parola ed a confrontarsi sui contenuti e su le ragioni vere della riforma; Maurizio Sorice, il quale riforma invitato ed esortato a votare SI per i giovani, per un futuro che deve consentirci di camminare su gambe più solide e di essere al passo con una società che quanto a cultura economica e politica è cambiata; Chiara Cacace, candidata alle provinciali del prossimo 27 Novembre nella lista del PD rappresentando ai cittadini il perchè è importante che la le "modiche" passino. La Cacace ha detto: Abbiamo spiegato in maniera tecnica e sintetica le ragioni per noi giuste del Si. Il 4 Dicembre  siamo consapevolmente chiamati a votare per la legge di riforma Costituzionale. I tempi, lla cultura e la società sono cambiati ed è giusto che la nostra Carta Costituzionale laddove cambi parla apportando quelle modifiche che snelliscano l’apparato burocratico legato alla “Carta” che “imbriglia” il nostro Paese. Queste modifiche non inficeranno i principi cardine della Legge fondamentale, principale dello Stato. Il quesito per me è chiaro Le risposte sono due, Si o No. Si è per iniziare un percorso di cambiamento e rinnovamento che serve al nostro Paese. Il No è per la negazione assoluta di questo cambiamento. Le cose rimarranno allo stato attuale. Nel rispetto di una dialettica politica improntata alla democrazia partecipata e di quanti nel merito non vogliono che la riforma trovi attuazione dico che il No non traduce sentimenti ddi legittimo dissenso dovuto al loro vedere ma si tratta un chiaro sfogo, una punizione da infliggere a chi viene visto come un nemico. Questo,  non ha nulla a che fare con la Riforma. SI perché sappiamo cosa votiamo e cosa vogliamo per il nostro Paese. "Grazie al SI mai più al buio", il nostro motto. Porteremo la "luce" del cambiamento costruittivo".

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