Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Politiche giovanili, Giuliano Poletti ha "effettuato" un "giro" per la Campania. Le tappe, Salerno (per il Job Days, il progetto di incontro tra domanda e offerta lavorativa, con oltre 200 colloqui per 100 posti disponibili) ed Avellino hanno visto annunciare la decontribuzione totale per le assunzioni di giovani e disoccupati al Sud a partire dal 1° Gennaio 2017. Per quanto riguarda il Referendum, il Ministro ha detto che il nostro Paese si trova dentro a un mondo che cambia velocemente ma va detto l'Italia ha accumuluto un ritardo notevole perchè non ha preso le decisioni opportune nei modi e nei tempi giusti. Il Referendum mette mano a questa situazione rendendo il Parlamento più rapido nel legiferare.Varare ed applicare le Leggi oggi, con questo sistema ci vogliono anni, con una Camera che approva e l'altra che boccia, questo provoca ritardi che comportano il "progredire" del mondo attorno mentre noi, Italia fermi al palo. Altra grande questione è il rapporto fra lo Stato centrale e le regioni, oggi "vittima" di una grande confusione, "duplicazioni". Un esempio: se un lavoratore rimane disoccupato va ad iscriversi al Centro per l'impiego della sua provincia e dovesse capitargli di andare a lavorare altrove, dovrà iscriversi al "collocamento" del posto ove lavorerà. Questo "ingarbugliamentto" è anche per le regole dell'apprendistato, per la formazione, diverse in ogni regione, quindi un'azienda estera che volesse assumere giovani, dovrebbe adeguarsi alla nostra variegata legislazione finendo con lo "scoraggiarsi" andando altrove. L'obiettivo del Referendum è uniformare determinate competenze per agevolare anche il "meccanismo" del sistema lavorativo

La Riproduzione del materiale pubblicato su Cinque Righe è vietata
Note Legali