Pietrastorina. Il Partito Democratico con l'esponente locale, anche consigliere all'Ente comune, TIziana Ciardiello ha tenuto, questa mattina un incontro, "E allora Si", presso la biblioteca comunale per illustrare i motivi per i quali votare SI al Referendum costituzionale del 4 Dicembre. Hanno preso parte, oltre alla stessa, Ciardiello,  il Sindaco del comune alle falde del Partenio, Amato Rizzo, la guida del PD locale, Michela Porcaro, Lorenzo Preziosi, Segretario dei Giovani Democratici irpini, Antonello Losco, Presidente dell'Associazone politico-culturale #openirpina e Carmine De Blasio, Dirigente regionale del Partito, responsabile del dipartimento Rapporti con gli enti locali. Gli aspetti della Riforma sono stati illustrati con "pillole" che hanno integrato eventuali "mancaze" di conoscenza da parte dell'elettore ma soprattutto e stato "marcato" l'abolizione del Bicameralismo perfetto-paritario che oggi comporta quel "rimbalzo" della stessa Legge tra Camera e Senato che "consente" tra "letture e riletture" inutili, perdite bibliche di tempo. Capita, non di rado, che il Senato pone ostacoli che hanno un aspetto che rasenta il "ricatto politico". Il "tavolo di Pietrastornina" ha evidenziato quanto sia importante uscire dalle polemiche che continuano ad "annebbiare" la vera sostanza della Riforma.  Davanti si hanno 12 giorni, sino alla chiusura della campagna referendaria che devono essere "spesi" solo per illustrare cosa cambia. La Democrazia non è in pericolo e non sarà "abolita" con la vittoria del SI. Verranno garantiti i "Diritti della Democrazia", ovvero il governare senza perdite di tempo dovute a un meccanismo di legiferazione obsoleto e dando un calcio a quell'ostruzionismo odioso messo in atto solo per creare danno politico all'avversario senza rendersi conto che si danneggiava, dannegia il Paese. Basta un SI per "chiudere" con il ricorso obbligato ai Decreti Legge che dovranno essere adottati solo in casi straordinatri. Oggi il "blocco" continuo del Parlamento "impone" il ricorso a questo "strumento" . La politica del "portare acqua al proprio mulinello", finirà. Altro aspetto non secondario, oltre alla cancellazione dell'attuale funzione di "doppione" del Senato, è anche la "eliminazione" dei 315 Senatori, quindi verrebbero ad essere tagliati 315 "stipendi". Per i 100 Senatori del "nuovo palazza Madama", va detto che saranno espressione dei territori ma senza indennità. Inoltre, si abolirà il CNEL ed elimineranno le Province dalla Costituzione. Verrà garantita stabilità e partecipazione, abbassando il quorum per i referendum e si assicureranno ai cittadini tempi certi per esaminare le Leggi di iniziativa popolare. Si chiariranno le competenze dello Stato centrale e quelle delle Regioni, altro apetto importante in quanto oggi, hanno su troppi "temi fondamentali" esclusiva competenza e questo comporta diversità e disparità di legiferazione mentre il Paese ha bisogno di omogeneità per crescere. Torneranno allo Stato le competenze su Energia, Infrastrutture, Promozione turistica ma anche nel "comparto" della Sanità spariranno le differenze di costo enorme, tra una Regione e l'altra. La Costituzione italiana è e resterà la più bella del mondo, sarà "soltanto" più funzionale ai tempi.

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