Avelino. Il Partito Democratico irpino dovrebbe celebrare il proprio Congresso provinciale, in base a quanto sarebbe stato detto da Lorenzo Guerini, vicesegretario nazionale del PD, il 26 Febbraio del 2017. Reazioni non tutte di giubilo (peggio che andar di notte) da parte dei "dem" in quanto, ci viene riferito, non è in un comizio o in una qualche "stanza segreta" che si prede una tale decisione, soprattutto perchè, il PD irpino senza Segretario da un anno oramai (a qualla data saremmo oltre il "compleanno"), è stato lasciato solo dai vertici nazionali e regionali o peggio ancora è stato affidato ad un Direttorio che nulla ha concluso portando sconfitte impensabili alle Amministrative e "tanta disgregazione". Vero è che anche in questa lunga campagna, che fortunatamente volge al termine, per il Referendum sulle Riforme Costituzionale del prossimo 4 Dicembre è mancato un minimo di organizzazione che facesse convergere quei pochi, perchè sono pochi, Comitati "Basta un SI" verso una "informazione" capillare sul territorio. Anche qui iniziative sporadiche e affidate alla "buona volonta" dei "singoli". Alla luce di questo. l'attacco verso una decisione che se dovesse confermarsi, quella di "celebrare" il Congresso provinciale, del 26 Febbraio 2017 è molto duro nei confronti di chi l'avrebbe presa e chi l'avrebbe avallata in quanto c'è un'Assemblea che deve decidere o dovrebbe decidere. Non viene gradita per niente l'eventualità di una data "calata" dall'alto dopo il "disastro" che doveva e poteva essere evitato. Sarebbe il minimo, a questo punto, riunirsi, ragionare, analizzare anche "colpe ed errori" del passato in modo da mettere "un punto" per potere provare a ripartire creando condizioni per un "minimo di unità", altrimenti si corre il rischio di buttarsi in una "corsa campestre", dove ognuno fa il percoso senza conoscere dove si è diretti. Il rischio è di arrivare "infangati" a fare un altro salto nel vuoto.

La Riproduzione del materiale pubblicato su Cinque Righe è vietata
Note Legali