“Apprendiamo della richiesta avanzata dalla Commissione Antimafia. Ci rende curiosi conoscere l’iter previsto sul reato di battuta e come evolverà la crociata del calamaro. Vediamo rilanciata anche la discussione sull’emendamento battezzato “De Luca”. Vorrei solo ricordare che si tratta di una proposta avanzata unitariamente dalla Conferenza delle Regioni ben prima che si aprisse questo dibattito, ed è una iniziativa volta a rimuovere una situazione assurda per la quale fino a un anno fa erano commissari per la Sanità i Presidenti che avevano determinato il debito, mentre non possono esserlo coloro che la stanno risanando. Non è molto difficile svelare questo mistero e sottrarlo alla titolarità di De Luca. Incuriosisce il fatto che quelli che sulla battaglia referendaria lamentano il neocentrismo e la sottrazione di competenze alle Regioni si straccino le vesti nel momento in cui queste vengono riconosciute. Come sempre, riconfermiamo che la nuova Campania è pronta ad accettare la sfida del rigore, del risanamento e della correttezza amministrativa. Per ogni altro elemento di folklore se ne riparlerà dopo il referendum, quando comunicheremo anche l’elenco di tutti quelli che saranno querelati per diffamazione”.

Testali parole del Governatore della Regione campania, Vincenzo Del Luca a seguito della richiesta, che sarebbe stata avanzata da parte della Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi, PD alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, sembrerebbe al fine di verificare se ci siano indagini in corso, l'apertura di un fascicolo in merito, sembra alla eventuale "sollecitazione" di De Luca ad esponenti politici di impegnarsi per il SI, il portare voti, il prossimo 4 Dicembre, Referendum sulle Riforme costituzionali.

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