"Piccoli ma cresceremo" è il motto che si addice al congresso di Rivoluzione Cristiana, programmato a Roma, in  via Aurelia 480, all'hotel Parco Tirreno per Lunedì 28 novembre dalle 9,30 alle 19: è la seconda assise dopo quella fondativa dello scorso anno, e da domenica sera si riuniranno per l'insediamento e gli adempimenti statutari ben 256 delegati in rappresentanza dei 6000 iscritti, non pochi in tempo di caduta di partecipazione politica. Un congresso di lunedì non si era mai visto ma Gianfranco Rotondi, presidente del partito, lo spiega così:" È una settimana decisiva per la politica italiana e abbiamo voluto gettare nell'arena referendaria il nostro dibattito congressuale; proporrò al congresso ovviamente il voto per il No e sarà la spinta decisiva, perchè i cattolici democratici si riuniscono tutti miracolosamente in questa campagna referendaria".

Infatti subito dopo la relazione di Rotondi, prenderà la parola per un saluto il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa: una ripresa di dialogo, che supera antiche tensioni tra partiti postdemocristiani.

Nella giornata è previsto un saluto di Giorgia Meloni, di casa alle convention del partito di Rotondi al pari di Renato Brunetta e Mara Carfagna, che interverranno nel pomeriggio. La Lega Nord sarà rappresentata dal vice segretario, senatore Raffaele Volpi.

Si annunciano presenze anche dello schieramento di sinistra, dal segretario di presidenza della Camera Gianni Melilla al capogruppo di Ala in Senato Lucio Barani.

Nella serata di lunedì è prevista l'elezione del presidente, e subito prima la lettura di un messaggio di Silvio Berlusconi.