"Domenica 4 dicembre, io, voterò “SI”. Non mi ha per niente entusiasmato il lungo dibattito pre-referendum, soprattutto perché è diventato un tormentone la domanda: “voti “SI” oppure “NO”?”. Un tormentone per niente piacevole, visto che sia da una parte che dall’altra, alcune delle motivazioni non mi hanno per nulla convinto, anzi mi hanno infastidito e disorientato". Antonio De Feo, Segretario del Circolo PD "E. Berlinguer" di Serino ci "dichiara" il suo SI alla Riforma costituzionale del Governo Renzi. "Voto “SI” non perché la Costituzione è antiquata, perché già i Padri Costituenti avevano preannunciato delle lacune da colmare, o perché il fronte del “NO” è rappresentato dalla vecchia politica. Voto “SI” non perché la riforma prevista mi piace da cima a fondo e nemmeno perché risolve i problemi dell’empasse della politica italiana che palleggia tra Camera e Senato il futuro e le speranze del nostro Paese, né tantomeno perché si riducono i costi della politica. Voto “SI” non per non votare “NO”, o perché credo che il rischio di una deriva “accentratrice del premier” sia insignificante o impossibile. Voto “SI” perché credo che il Referendum rappresenti l’inizio di un processo più ampio e più complesso che impegnerà la politica del futuro nella ricerca delle forme di una democrazia moderna e matura, che è pur sempre un sistema perfettibile e bisognoso di essere ripensato e rimodulato secondo le esigenze del tempo e nella ricerca di soluzioni storicamente vere e il mio partito, il PD, sono sicuro che saprà essere all’altezza di tale compito, a patto che ritrovi il dialogo e le ragioni che lo fanno essere un partito plurale, popolare e quindi democratico. Ragionevolmente, Lunedì 5 Dicembre, ne sono certo, non mi pentirò di aver votato “SI”.

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