Avellino. Domani si sapra chi saranno i consiglieri provinciali che siederanno tra i banchi di palazzo Caracciolo decretati dalle urne a "suffragio ristretto", ovvero elezione tra gli stessi amministratori, senza il voto popolare diretto. Essendo Avellino, una provincia intermedia, quale numero di abitanti, come "recita" la norma Delrio che ha "trasormato" questo in Ente di secondo livello, compresa tra le province con 700000 che ne eleggono 16 e quella inferiore ai 300000 che ne elegge 10, l'Irpinia ne elegge 12 avento poco più di 420000 abitanti. I dodici "uscenti" sono: Domenico Palumbo, Caterina Lengua, Domenico De Angelis, Stefano Farina, Enrico Montanaro, Vincenzo Moschella, Luigi Tuccia, Girolamo Giaquinto, Vincenzo Alaia, Fenisia Mariconda, Salvatore Vecchia e Gianluca Festa. Non tutti si sono riproposti e va ricordato che l'elezione è a cadenza biennale per il Consiglio mentre per il Presidente (Domenico Gambacorta), quadriennale con la prima elezione con questa "forma della Riforma" tenutasi due anni fa. Quanto alla abolizione eventuale delle province che avverrebbe in caso di vittoria del Si al Referendum costituzionale del 4 Dicembre, cosa ne sarà stato di questa "tornata" lo scopriremo in seguito, se passasse il SI. Quanto ai "pronostici" non è facile individuare. Sembrerebbero avere buone possibilità di "ritorno" alcuni dell'area di centrodestra mentre per il centrosinistra, PD ci sono, sulla carta, due nomi "blindati", per il "resto" se la giocano con qualcuno che avrebbe un piccolo vantaggio in base agli "exit-poll". A Seguire le liste ufficiali: 

La Riproduzione del materiale pubblicato su Cinque Righe è vietata
Note Legali