Iniziate oggi le Consultazioni da parte del Capo dello Stato, Sergio Mattarella con le rappresentanze parlamentari,, partitiche, a seguito delle dimissioni da Capo del Governo da parte di Matteo Renzi per verificare quale "strada" percorrere aper arrivare al nuovo Governo. Siamo ad un anno dalla fine della Legislatura (scadenza naturale Febbraio 2018) con le Camere che "smetterebbero di "funzionare" a fine Dicembre 2017. A questo punto, l'ipotesi più plausibile sarebbe quella del tornare al voto a fine mandato (una interruzione anticipata di un paio di mesi, ad esempio Novembre, sarebbe politicamente risibile in quanto a Settembre maturerebbero i diritti al vitalizio di alcuni parlamentari e quindi risulterebbe "plastico" il "giochino". A questo punto, il reincarico a Renzi (che ha sempre detto di non avere nulla in comune con i "caminetti", i "pasticci"), dopo il fallimento del Referendum e della linea politica del Governo (questo ha detto il 60% degli italiani) sarebbe una manovra da "prima Repubblica", dove si "mettevano in scena dimissioni" più o meno "studiate" per arrivare a non cambiare nulla; "passarsi" il capo del Governo tra un partito e l'altro, ai tempi del "pentapartito", anni 1980 - '90 o come capitava, non di rado, che la DC "cambiava" Primo Ministro all'interno della "balena bianca", con qualche "aggiusto" qua e là per accontentare le "correnti"). Un "Renzi-bis", Governo di Responsanilità? Non lo era già il primo, nato per "ordine" di Giorgio Napolitano, allora Presidente della Repubbica (dopo il reincarico a tempo) per fare le Riforme? (Governo Renzi nato dopo che Pierluigi Bersani, nel 2013 non riuscì a formarlo e Enrco Letta fu "cacciato" dopo un anno circa e dopo il famoso #staisereno di Renzi). Nessun trauma se cade un Governo e si va al voto, le Borse non crollano (elezione di Trump in USA e bocciatura del Referendum Riforme insegnano che queste volano sull'onda di certe determinazioni dell'elettorato che sa leggere molto meglio della politica e dei mercati finanziari, lo stato di fatto della Società). ll giusto da fare, sarebbe "sistemare" una Legge elettorale che dia ai cittadini la possibilità di esprimersi, indipendentemente dall'Italicum e cosa deciderà la Consulta il 24 Gennaio 2017 e provare ad andare al voto entro Marzo. Questo ridarebbe un pò di credibilità alla politica "sgangherata".

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