"Abbiamo un’unica urgenza: scegliere gli uomini migliori, che mettendosi a servizio del Paese, scongiurino la fine di un popolo. Un tempo, con tutti i suoi limiti, la politica sceglieva e formava gli uomini migliori, i quali avevano e rafforzavano un forte senso dello stato. Oggi ci si accontenta, molto spesso ma non sempre, della mediocrità". Antonio De Feo, segretario del Circolo PD "E. Berlinguer" di Serino analizza la "politica" e il "suo" partito da punto di vista della "cifra" umana e politica e quale visione deve avere. "In questo momento così difficile, dunque, o puntiamo sul meglio senza sè e senza ma o rischiamo di cadere in fondo al peggiore dei populismi. È urgente riaffermare la priorità del pensiero lungo, capace di saper leggere e affrontare la complessità del mondo che cambia, perché è solo grazie ad una nuova profezia, culturalmente attrezzata, che usciremo da questa crisi antropologica grave. Pensiero lungo che va in due direzioni: una lunghezza orizzontale, che è frutto di una formazione, di una cultura di base necessaria per chi vuole fare politica e una lunghezza verticale, che è capacità di saper fare sintesi attraverso una formazione costante e duratura. Contro chi pensa che la politica sia cosa alla portata di tutti, va riaffermata che essa è vocazione non di una elite, ma di uomini scelti da un popolo maturo e consapevole, che ragiona e non si fa guidare dalla rabbia, che sceglie governatori con un bagaglio umano e culturale fuori dalla normalità. Un bagaglio che sa rappresentare la vera soluzione. La gente ricominci ad avere fiducia in chi con sacrificio ha acquisito gli strumenti della democrazia: cultura e formazione".

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