Il Governo presieduto da Paolo Gentiloni definito il "Renzi-bis" nato dopo la sconfita dello stesso Matteo Renzi, premier e Segretario del Partito Democratico al Referendum sulle Riforme costituzionali dello scorso 4 Dicembre richia di cadere per opera dello stesso leader del PD. Il Governo-fotocopia", in tanti lo definiscono così, non ha scadenze, da Costituzione, se non quella del termine della Legislatura, ovvero Febbraio 2018 quindi se il Segretario del PD vuole andare alle elezioni anticipate, sembrerebbe proprio, non abbia alternative, se non quella di togliergli la fiducia. L'ennesimo paradosso, un'altra contraddizione che si ritrova a gestire. Renzi, dopo avere dichiarato la disponibilità a favorire il Congresso anticipato del PD ha fatto "retromarcia" (avevamo scritto che da Statuto l'anticipo puà essere solo in caso di dimissioni o sfiducia quindi in termini pratici, erano solo parole) sostenendo che si arriverà alla scadenza naturale, fine 2017, quindi, tra Ottobre, al massimo l'inizio del 2018. Se, quindi, Renzi, vuole davvero anticipare il voto delle Politiche, lo farebbe, verrebbe da presumere perchè teme una sconfitta al Congresso, quindi, "anticipando" (cercando almeno di evitare l'acquisizione di diritti pensionistici che maturerebbero a Settembre 2017 per diversi parlamentari) darebbe le "carte", in sostanza passerebbero al suo vaglio le candidature al Parlamento, quindi, se riuscisse anche nel far passare la Legge elettorale del "Matterellum" potrebbe "giocarsi" la vittoria e la poltrona a Palazzo Chigi. Diciamo "giocarsi" la vittoria, perchè, da sondaggi o proprio dalle sconfitte alle "amministrative" della scorsa Primavera e al Referendum, la "partita" non sembra "facilissima". Per Renzi, rimanere alla guida del PD, anticipare il voto, è l'unica soluzione che gli garantirebbe più chances di vittoria. Il "problema" è far cadere il suo "alter ego". Gli elettori, PD  o "vicini" ai Dem capirebbero, approverebbero l'ennesima "giravolta"? Non si vedrebbe questo come un tradimento? Non sembrerebbe tutto, dalla nomina di Gentiloni, al voto, eventuale anticipato, una mera manovra di interesse politico di parte e non un fare gli interessi di tutto il Paese?

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