Avellino. "Il Centro per l’Autismo di Valle è costato alla comunità vari milioni di euro; questa avventura è iniziata circa 15 anni orsono; se siamo arrivati ormai vicini alla conclusione dei lavori e ad un passo dall’apertura è dovuto quasi del tutto ai genitori dei ragazzi ammalati, che per anni hanno battagliato contro tutto e tutti tra difficoltà vere e presunte. Adesso siamo prossimi alla realizzazione di un sogno che farebbe fare alla nostra città un bel passo in avanti in termini di solidarietà sociale ed aiuto ai più deboli; adesso manca poco per vedere aperto un centro che sarà un riferimento unico nel Mezzogiorno ed un vanto per la nostra comunità cittadina e provinciale"; Franco Russo, esponente PD avellinese, Consigliere comunale e Medico di"professione". "In questo centro ragazzi e genitori potranno trovare un riferimento pubblico. È questo l’obiettivo che deve muovere l’azione della politica, che dovrà realizzare una gestione a disposizione di tutti, ricchi e poveri, lontani e vicini; e può compiere un atto di giustizia realizzando su questo terreno la massima innovazione. Non dobbiamo dimenticare che la ricerca nel campo dell’autismo va avanti, e che il centro di Avellino potrebbe diventarne il terminale, restituendo un sorriso a tanti giovani, tante famiglie, avellinesi, irpine e meridionali più in generale. Non dobbiamo nemmeno dimenticare che anche la legislazione va avanti ed oggi grazie a modifiche legislative (Legge per l’Autismo n.134 del 18/08/2015) ed ai nuovi L.E.A. (Livelli essenziali di assistenza), questa malattia deve essere trattata con la massima attenzione sia per quanto riguarda la diagnosi precoce e sia per quanto riguarda la cura ed il trattamento individualizzato utilizzando le più avanzate conoscenze scientifiche. Per questo io grido con tutte le mie forze: “NO NO e ancora NO; NON PUO’ FINIRE COSI”. Io grido che non può finire così perché siamo arrivati vicinissimi al traguardo e non si può scippare al “Centro per l’Autismo” la sua destinazione finale. NO l’assistenza in questo territorio provinciale agli autistici dovrà essere garantita a Valle di Avellino. Sia chiaro: io sono nato e cresciuto ad Andretta classico paese altirpino; ma questo centro deve restare ad Avellino; io dico grazie alla comunità dell’Alta Irpinia, grazie alla loro bontà, grazie alla grandissima solidarietà che non ha pari, ma questo centro da Avellino non si deve spostare. Il centro per l’Autismo deve restare dov’è ed io approfitto di questa occasione per spingere la “mia” amministrazione a dare di più, a fare meglio ed a farlo in un tempo più veloce; dobbiamo usare tutta la pressione possibile dal punto di vista amministrativo e legale per entrare definitivamente in possesso dell’area. Ricordo che, come amministrazione cittadina, abbiamo messo in bilancio di previsione circa 250.000 euro di fondi comunali; appena sarà approvato il relativo documento finanziario potremo utilizzare questa cifra per completare il Centro per l’Autismo. Approfitto di questa occasione per lanciare una possibile ipotesi di discussione per la futura gestione del Centro che dovrà essere assolutamente pubblica; io metterei allo stesso tavolo il comune di Avellino, la ASL e l’Azienda Ospedaliera Moscati, la regione Campania attraverso un proprio rappresentante istituzionale che conosca bene la malattia anche dal punto di vista tecnico (io vedrei ottimamente l’onorevole Carlo Iannace in veste di coordinatore), i responsabili dei Piani di zona sociale e, non da ultimi, i genitori dei ragazzi ammalati che, da questo punto di vista, hanno dei consigli da dare a tutti".

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