"Stiamo preparando un dossier sulla condizione della sanità in Alta Irpinia e in quei paesi confinanti con essa appartenenti alla Baronia. Un atto necessario anche rispetto alle informazioni raccolte durante queste nevicate che purtroppo sono ancora in atto. Arriverà sui tavoli del Presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca, del Presidente del Consiglio regionale della Campania Rosa D'Amelio, dei Consiglieri regionali, del Presidente del Comitato dei Sindaci dell'Asl Paolo Foti e del Direttore Generale dell'Asl Avellino Maria Morgante". Questa la posizione assunta da alcuni circoli PD di Bisaccia, Alta Irpinia e Baronia durante la prima riunione tenutasi il 18 Dicembre 2016 a Bisaccia. Un lavoro politico che riprenderà subito dopo l'emergenza neve. "Abbiamo notato alcune questioni su cui la Regione Campania e l'Asl Avellino devono mettere mano. Ancora una volta ci troviamo a rimarcare la difficile condizione in cui opera il PSAUT di Bisaccia. Due esempi possono bastare per dare la misura. Ancora non è stato fornito, dopo tre anni di promesse e con delibera fatta, l'apparecchio per una analisi veloce dei prelievi fatti in regime di Pronto Soccorso a Bisaccia. Si continua ancora a fare i prelievi al PSAUT di Bisaccia portandoli presso l'Ospedale di Sant'Angelo dei Lombardi per essere analizzati e refertati. Si possono soltanto immaginare le difficoltà nel percorrere il tratto da Bisaccia a Sant'Angelo dei Lombardi attraversando il Formicoso con neve, nebbia, vento. Una condizione assurda. Sconfitte anche le scelte dell'ex direttore generale Segio Florio che "inventò" la soluzione delle elisuperfici per le emergenze sanitarie. Oggi elisuperfici completamente innevate. Inoltre, anche qui dopo anni di promesse, non è stata assegnata al PSAUT una ambulanza 4x4. Si esce con una normale ambulanza su cui vengono montate le catene che vengono montate e smontate a seconda delle esigenze. Assurdo anche perché l'Asl è fornita di questo tipo di ambulanze. Ci chiediamo a chi sono state assegnate. A queste si sommano altre preoccupazioni come alcune difficoltà nel funzionamento degli ambulatori presso la SPS di Bisaccia, delle indiscrezioni su un eventuale depotenziamento della Radiologia di Bisaccia con il dubbio del trasferimento dei tecnici. Insomma, ci sono tutti i presupposti per essere preoccupati e pensare che Bisaccia sia diventato una sorta di magazzino a cui attingere personale e strumentazioni da portare in altre strutture dell'Asl. Per questo motivo il documento sarà pronto a giorni e sarà lo strumento tramite cui dare battaglia a favore di una struttura e di un intero territorio che continua ad essere penalizzato. Non bastano i segnali positivi per aprire la RSA, i cui lavori sono stati terminati da tempo. Proprio sulla SPS di Bisaccia riprenderemo con maggiore forza un lavoro di difesa delle comunità e degli operatori sanitari, del resto mai interrotto, per conservare quel poco che resta del diritto alla salute negli anni continuamente indebolito".

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