“Leggo di regole per il congresso di Avellino già stabilite, leggo di date di tesseramento già stabilite. Sono mesi che cerco, nell'ottica della collaborazione generale, di concordare una data per la convocazione dell'assemblea che ricordo a tutti essere ancora in carica. Quando si sono condivise le scelte, abbiamo avuto processi chiari e lineari. La risposta è stata sempre negativa o di rimando. 
Vengono esclusi pertanto gli organismi deputati per le scelte e le scelte sono sempre condivise tra i soliti noti. 
Il congresso, le regole, le date, le motivazioni appartengono al popolo del partito democratico. Il partito appartiene ai suoi iscritti, e a nessun altro. #saràbattaglia”. Così la presidente dell’Assemblea provinciale del PD irpino, Roberta Santaniello, in merito al Congresso che dovrebbe tenersi entro la metà di Marzo come “diramato” dalla Segretaria regionale, Assunta Tartaglione. A questo post sulla pagina virtuale replica la collega di partito Chiara Cacace: Condivido il bisogno forte del confronto e del dialogo anche duro ma utile, nelle sedi a ciò deputate quale appunto l’Assemblea. Non comprendo il problema organizzativo di convocarla la medesima Assemblea. Forse una questione di volontà. Un errore rimandare il confronto. Cerchiamo di ripartire con serietà e dignità e facciamolo proprio attraverso i mezzi e le sedi che lo Statuto ci offre. Basta con stupide scuse, l’analisi politica della Cacace, che oggi sono una offesa per gli attivisti ed una porta in faccia a tanti cittadini che ci vorrebbero finalmente credibili e determinati”. E' questo un bel confronto perchè ci mettono entrambe la faccia da poszioni "distinte e distanti". Una eccezione, politici che si distinguono dai "politicanti" che riescono a dare ragione a tutti nel volgere di minuti, è il caso di dire, ma questi sono quelli che non hanno idee, politiche, pronti a genuflettersi nell'stanza dell'uno e in quella dell'altro, ovvio, politicamente parlando.

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