Avellino. Il PD dovrebbe celebrare il tesseramento ed il Congresso provinciale entrop metà Marzo. Questo è quanto ha comunicato la Segretaria regionale, Assunta Tartaglione. Al momento mancano i "preliminari" che possano consentire l'espletamento delle due fasi: a discussione in Assemblea, il fissare le regole, il capire da dove si viene e dove si vuole andare. Lo stato di salute del partito, partendo dal Nazionele, non è dei migliori, anzi sembra che in questi ultimi tre anni a guida Matteo Renzi, a parte qualche sporadico successo abbia fatto registrate più sconfitte e delusioni mortificando speranze ed aspettative e con una pedita di adesioni spaventosa soprattutto considerando che il PD frutto dell'unione tra ex popolari e comunisti poteva contare su una macchina organizzativa, sui territori, delle migliori in "circolazione". Alla luce della deblacle nazionale e locale quello che viene da chiedere è perchè il Direttorio irpino (Valentina Paris, Rosetta D'Amelio, Luigi Famiglietti, Enzo De Luca) non ha dato le dimissioni in blocco? E' stato un anno, dalle dimissioni di Carmine De Blasio, che il partito è mancato sulla scena politica. La voce non l'ha fatta sentire nelle vertenze e nelle "vicende" che riguardano i cittadini e gli elettori. Molto presenti, invece nelle tante "nomine" piccole o grandi che si sono succedute. Il Direttorio è composto da due parlamentari vicini alle dinamiche romane del partito quindi in grado, almeno si potrebbe immaginare, di riferire con dovizia di particolari quanto accadeva ed accade in Irpinia, sia riguardo a dinamiche politiche che scotri tra "fazioni" oltre ad un parlamentare regionale di peso e ad un ex senatore. Perchè, visto i risultati, oggettivamente negativi della gestione "direttoriale" che non è "dittatoriale", siamo convinti, non ha pensato di lasciare in blocco, consentendo a quel punto, un commissariamento che non sarebbe stato il male peggiore visto "l'andazzo"? Se questo fosse stato fatto il PD avrebbe un Segretarioo e già da un bel pezzo.

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