Il PD irpino dopo oltre un anno (18 Gennaio 2016) senza il Segretario provinciale a seguito delle dimissioni di Carmine De Blasio, si ritrova oggi a dover fare in "fretta e furia" un tesseramento ed un Congresso, almeno soffermandosi alle parole del Segretario regionale, Assunta Tartaglione. Vada per il tesseramento ma per il Congresso? Con quali regole e linee politiche si potrà sostenere il cammino per arrivare ai nuovi organismi? In questo anno non c'è stata nessuna Assemblea provinciale nella quale confrontarsi. Un "Direttorio" (Rosetta D'Amelio, Valentina Paris, Enzo De Luca, Luigi Famiglietti) che a detta dei più non ha "traghettato" un bel nulla ottenendo due sconfitte, Amministrative e Referendum Riforme, che saranno ricordate "nei secoli". Il PD irpino, tranne qualche voce, non è oggettivamente renziano. In tanti sono saliti sul carro dopo la vittoria di Matteo Renzi alla segreteria nazionale ed ancor di più si sono "attaccati" dopo che questi è salito a palazzo Chigi, poi dimessosi per la sconfitta del 4 Dicembre. Il "gigliato" non ha lasciato la politica, tantomeno la Segreteria del PD come alcune sue parole "recitavano". Ora le opposizioni interne chiedono che si anticipi il Congresso nazionale per arrivare ad una discussione seria sullo stato di salute del partito e prima delle elezioni politiche in modo da redigere un programma da sottoporre agli elettori. Renzi, sembra insistere per il voto anticipato, Politiche, ma così dovrebbe far "saltare" Paolo Gentiloni che lo ha "sostituito" nelle funzioni di Primo Ministro, ovvero dovrebbe "dimissionare" il "Renzi-bis", tutto questo prima del Congresso nazionale del partito previsto per Ottobre, fine anno, mentre il mandato della Legislatura iniziata nel 2013, "scade" a Febbraio 2018. In Irpinia, tranne qualche "eccezione" non esistono "renziani" anche se tanti sono saliti sul "carro". Molti hanno sempre evidenziato che pur sostenendo il SI alle Riforme (poi ha "straperso" come ha dichiarato lo stesso Renzi) di non averlo mai sostenuto, oggi cosa faranno? Se non si è renziani bisogna chiedere e sostenere il Congresso straordinario. Lo chiederanno anche loro, il Congresso nazionale anticipato dopo il "Congresso-ritardato" in Irpnia? Sarebbe imbarazzante un qualcosa di simile, allora si "rimandi" ancora, oramai i tesserati, i simpatizzanti, gli elettori sempre di meno, ne hanno "viste e sopportate"" tante, una in più o in meno cosa cambierebbe?

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