Avellino. "Non è una questione di persone ma di sintesi politica, se si dovesse arrivare alla indicazione di Roberta Santaniello per una sana discussione e condivisa politica non c'è problema". Le parole di Michele Langastro, espressione del PD e di un'area ben definita che comprende parte di ex popolari e socialisti riguardo all'eventualità di "ragionare" per cercare di mettersi alle spalle l'anno senza Segreteria provinciale avviandosi al Congresso che si dovrebbe tenere nel breve termine almeno di clamorose sorprese che potrebbero venire dalla Direzione nazionale del Partito il prossimo 13 Febbraio. Cinquerighe.it ha raccolto Domenica scorsa una indiscrezione, la definiamo così sul nome dell'attuale Presidente del PD irpino qule prossimo Segretario provinciale e sembrano registrarsi le prime reazioni anche se "sottotraccia". Ad uscire allo scoperto però e Langastro, e questa sua "voce" ha peso in quanto fa parte di un gruppo che ha molto attaccato il Direttorio (Valentina Paris, Rosetta D'Amelio, Vincenzo De Luca l'ex Senatore, Luigi Famiglietti) che ha "gestito malamente" questo anno ma anche la stessa Santaniello: "Certo, continua Langastro, è un nome che a primo acchito suona strano in quanto è legata ad una parte ben precisa, soprattutto a Vincenzo De Luca, il Presidente della Regione Campania del quale ultimamente non capiamo se è ben stabile dentro al PD. Ci "preoccupa", del presidente della Giunta regionale, nonostante le smentite, il suo "rapporto" con "Campania Libera" che non è il partito dello stesso Governatore, come egli ha affermato ma è la lista a lui vicina che si muove sul territorio e a noi determinate mosse appaiono politicamente ambigue. Insomma, nonostante qualche frizione che abbiamo avuto con la Santaniello, ad esempio sulla mancata convocazione dell'Assemblea provinciale del PD irpino, ci va bene come nome sul quale confrontarci ma vogliamo capire se la sua troppa vicinanza ad un De Luca apparentemente "disamorato" del PD e un pò proppo "accentratore" possa influenzare la Roberta. Non vogliamo che accada. Questa volta il PD deve "nascere" sul serio, fuori i personalismi e con un programma costruito -sul e per- il nostro territorio".

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